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Il "Laboratorio politico siciliano" in prima serata

Lo scenario politico nazionale secondo Lombardo, alla vigilia della presentazione del suo quarto governo

28 settembre 2010

Con l'indicazione dell'ultimo assessore - Daniele Tranchida al posto di Letizia Diliberti che ha rinunciato all'incarico - il 'Lombardo quater' può prendere il via.
Oggi Raffaele Lombardo presenterà la nuova Giunta all'Assemblea regionale siciliana, dove all'ordine del giorno c'é la prosecuzione del dibattito parlamentare sulla relazione con cui il presidente della Regione aveva annunciato la formazione del suo quarto governo.
Nel pomeriggio il governatore formalizzerà in aula la sua nuova giunta comunicando anche le deleghe, costituita da 12 tecnici, che fanno riferimento alla maggioranza che sosterrà l'esecutivo: Mpa, Pd, Udc di Casini, Fli e Api.
Daniele Tranchida, già nel Cda del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, è ritenuto vicino al parlamentare Carmelo Briguglio, esponente di primo piano dei finiani.
Per quanto riguarda le deleghe, Tranchida dovrebbe guidare l'assessorato al Turismo; l'avvocato Gaetano Armao l'Economia, il docente universitario Uccio Missineo i Beni culturali. E ancora: Elio D'Antrassi all'Agricoltura, il prefetto Giosué Marino all'Energia, Gian Maria Sparma al Territorio. Le Infrastrutture dovrebbero andare a Pier Carmelo Russo, il Welfare a Caterina Chinnici, gli Enti locali al docente Andrea Piraino. Massimo Russo dovrebbe essere confermato alla Sanità, Mario Centorrino all'Istruzione e Marco Venturi alle Attività produttive.

Intanto la direzione regionale del Pd ha approvato la relazione del segretario Giuseppe Lupo a sostegno del Lombardo quater. "Dopo il crollo del centrodestra in Sicilia - si legge nel documento - valutiamo positivamente la nascita del nuovo governo tecnico, che rompe col Pdl e con quella parte dell'Udc che ha preso le distanze dal partito nazionale, creando le premesse per una convergenza e un'alleanza che possano caratterizzare i prossimi appuntamenti elettorali in alternativa al centrodestra". Il documento è stato approvato con 26 voti a favore, due voti contrari e sette astenuti.
"La caduta del centrodestra - prosegue il documento - rappresenta un fatto positivo estremamente importante dopo dieci anni di malgoverno, che conferma il crollo verticale della leadership di Berlusconi che sta attuando scelte politiche antimeridionali che massacrano la nostra regione, alle quali la nuova giunta tecnica dovrà opporsi con forza".
La direzione impegna il partito e il gruppo all'Ars a valutare e sostenere le scelte della nuova giunta tecnica, "esercitando un'attenta azione di vigilanza per affrontare le emergenze economiche e sociali e attuare le riforme".

E si è parlato di Sicilia e di "Laboratorio Politico Siciliano" ieri in prima serata su La7, infatti, "L’Infedele" di Gad Lerner si è occupato della situazione politica siciliana. Hanno partecipato al dibattito tra gli altri Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia e Calogero Mannino (Udc).
Al presidente della Regione, dal suo osservatorio siciliano, è stato chiesto il proprio parere sulla situazione nazionale che, secondo molti, nella situazione siciliana potrebbe trovare probabili spunti nell'eventualità che si vada ad elezioni anticipate.
Lombardo su Fini: "Non credo che debba dimettersi. Lui ha ancorato la vicenda delle dimissioni eventuali alla scoperta che la casa di Montecarlo possa essere di Tulliani. Il clima è tale per cui qualcuno degli amici fidati di Fini magari ha offerto questa vicenda, strumentalizzandola. Mi aspetto che qualcuno voglia conservare qualche posizione di potere. Potrebbe succedere a me? Chissà. Qualcuno potrebbe imbastire un’operazione per nuocermi, nel mio piccolo anche se non sono Fini, magari per far piacere al presidente del Consiglio".
Lombardo e i partiti spaccati: "Due parole sull’argomento precedente (la richiesta d'arresto smentita dal procuratore di Catania, ndr). Dalla Procura di Catania non ho ricevuto alcunchè, nessuna richiesta nei miei confronti. Non ho parlato di complotti, ma chi intende ingraziarsi chi comanda offre qualche spunto contro gli avversari di oggi e di domani. Un free press a Catania ha intitolato: 'Lombardo è in fin di vita', facendo credere che io mi fossi costruito una diagnosi di comodo per sfuggire alla magistratura. La notizia è falsa. Alle spalle c’è qualcuno che magari sta nel governo del presidente del Consiglio. Ho dato vita a un governo di tecnici che non appartengono a nessun partito, nemmeno al mio. Sfido a dimostrarlo. Sono stato eletto dai cittadini. Offro un programma di risanamento. Se l’Assemblea mi sostiene vado avanti".
Lombardo sul centrodestra: "Abbiamo deliberato il blocco delle assunzioni. Abbiamo rispettato un piano di rientro nella Sanità, risparmiando grazie a Massimo Russo un miliardo in due anni. Quando approvavamo in giunta la riforma della Sanità, il capogruppo del Pdl presentava la controriforma. In Assemblea c’è stato il voto contrario del Pdl sul documento di programmazione economica. Il Pdl si è messo fuori. Questo governo rende conto a me. Sul governo nazionale noi siamo stati alleati per il Sud. Cosa si fa per il Sud? Ci sarà una risposta di Berlusconi, un piano preciso per le infrastratture? Ci sarà la fiscalità di vantaggio? Nel caso voteremo sì. Non ci sarà nulla di questo? Saremo conseguenti".

[Informazioni tratte da Ansa, Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, LiveSicilia.it]

- Raffaele IV va avanti, accada quel che accada (Guidasicilia.it, 27/09/10)

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28 settembre 2010
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