Il lamento di Nello Musumeci, candidato alla presidenza della Regione ma escluso anche dai sondaggi

''Ci sarebbe da piangere se non fossimo al ridicolo per i sondaggi pilotati che di fatto a priori escludono il terzo candidato dalle domande ai cittadini''. Dice Nello Musumeci, candidato di Alleanza siciliana alla presidenza della Regione, segnalando la sua ''esclusione da un nuovo sondaggio pubblicato oggi da alcuni quotidiani regionali''.
''Si può essere perdente nel sondaggio - aggiunge Musumeci a margine di un incontro a Catania con i vertici locali di Confindustria - ma si ha il diritto ad esserci: non si può perdere senza neppure avere la possibilità di consentire ai cittadini di esprimersi''. Secondo il leader di As ''non c'è dubbio, che in Sicilia ci sia una colossale azione di censura visto che appaiono 2 e non 3 candidati''.

''Appaiono - sostiene Musumeci - soltanto quelli ostaggio del sistema partitocratrico. Chi invece vuole stare fuori dal coro, vuole denunciare una situazione di insofferenza, chi non vuole farsi mettere il bavaglio o il guinzaglio viene tenuto da parte. È una condizione indegna e vergognosa - conclude il candidato governatore - che non ci scoraggia, ma anzi ci induce a fare di più e a fare meglio''.

Secondo il sondaggio curato dall'Istituto Demopolis e criticato da Musumeci, la Casa delle Libertà è favorita per le prossime elezioni regionali siciliane del 28 maggio. Mille e seicento siciliani sono stati intervistati telefonicamente con metodologia Cati tra il 26 aprile e il 3 maggio scorsi. In base alle stime elaborate da Demopolis, il centrodestra raccoglierebbe tra il 44 e il 48 per cento dei consensi, mentre l'Unione oscillerebbe tra il 32 e il 36 per cento.
Secondo lo stesso sondaggio, i siciliani riterrebbero il presidente della Regione Salvatore Cuffaro più concreto di Rita Borsellino, che però sarebbe più innovativa.