Il lavoro della polizia "virtuale"
Dalla pedopornografia allo stalking, senza dimenticare le truffe e il pericolo eversione
Costante è stato l’impegno del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni "Sicilia orientale" di Catania, con le dipendenti Sezioni di Messina, Siracusa e Ragusa, nel corso del 2014: pedopornografia on-line, cyber stalking, intrusioni e danneggiamenti a sistemi informatici, frodi, furti d'identità, diffamazioni, apologia di delitti o diffusione tramite il web di odio razziale e religioso. Senza dimenticare i monitoraggi preventivi sui siti di natura eversiva e su quelli delle tifoserie calcistiche.
Una lotta al crimine on-line in ottima e costante sinergia con le Procure, in particolare quelle Distrettuali di Catania e Messina che hanno delegato attività investigative richiedenti alta specializzazione e competenze informatiche. Particolare attenzione ai casi di adescamento di minori on-line, che hanno visto un numero crescente di denunce, di sexting con pornografia minorile, la lotta alla pedopornografia, con due operazioni di livello internazionale ("Nightbook" e "eDonkey 2000"), le vicende di stalking ma anche tutela sull’utilizzo dei nuovi metodi di pagamento, basti ricordare l’arresto della banda di bulgari che posizionava skimmer sui bancomat degli istituti di credito.
Ottimo è stato il bilancio sul fronte della repressione ma, altrettanto vasta, è stata l’attività di prevenzione realizzata, soprattutto, mediante gli incontri presso le scuole con ragazzi, genitori e insegnati per un utilizzo consapevole di internet e delle nuove tecnologie. In quest’ambito, di notevole importanza il progetto nazionale "Una Vita da Social" che ha visto interessata anche la città di Catania dove, nella prestigiosa piazza Università, ha sostato il mezzo attrezzato ad aula multimediale in cui gli studenti delle scuole etnee hanno incontrato i Funzionari della Polizia di Stato e psicologi che hanno illustrato le insidie della Rete e i metodi per una navigazione internet sicura.
E, ancora, sono ben 98 gli istituti scolastici (circa 18.000 studenti tra scuole medie e superiori) di questa provincia che sono stati interessati dall’attività di divulgazione della Polizia Postale in tema di sicurezza sul web. In proposito, vi è in atto la prosecuzione della edizione del progetto "Colombo. Alla scoperta della Rete" per una navigazione sicura e nel corso nel 2015 sono in programma iniziative di carattere nazionale.
Questi i dati di sintesi delle varie attività
Pedopornografia
Attività investigativa: arresti: 4 - persone denunciate: 75 - denunce di adescamento: 35
Attività di prevenzione: spazi virtuali monitorati: 6.820 - siti oscurati: 950
Reati contro la Persona (Molestie, Minacce, Ingiurie, Diffamazione, Cyber Stalking, altro)
Casi trattati: 418 - arresti: 4 - persone denunciate: 206
Computer Crime (accessi abusivi/danneggiamenti a sistemi informatici)
Casi trattati: 735 - persone denunciate: 160
Monetica/home banking: arresti: 4 - persone denunciate: 36
Truffe On-Line
Casi trattati: 954 - persone denunciate: 247
Altri delitti (telefonia, diritto d’autore): persone denunciate: 42
Giochi e Scommesse On-Line
Illeciti rilevati: 20 - spazi virtuali monitorati: 73
Monitoraggio siti tifoserie, eversione: 586
Anche a Palermo l’attività della Polizia postale ha portato buoni risultati. Due arresti, quindici denunce, 423 siti monitorati, due minori nei guai per cyber bullismo, 17 siti finiti in black list: sono i dati dell'ultimo anno relativi al reato di pedopornografia online e fanno riferimento all'area nella quale ha competenza il compartimento di Palermo della polizia postale.
E ancora, in tema di truffe online: un arresto e 177 denunce, 28 persone denunciate per reati in materia di carte di pagamento e 23 denunciate per home banking. Altissimo il numero delle denunce per le truffe 3.455. Anche sul fronte dei social network diverse sono le denunce: 199 per furto di identità digitale, 76 per diffamazione on line e 3 per cyberstalking.
Negli ultimi tempi, ad esempio, nel Palermitano si è registrato qualche nuovo caso di phishing attraverso sms. In questi casi i malintenzionati inviano a una moltitudine di numeri cellulari un messaggio che contiene un'offerta molto allettante, precisando che per l'acquisto bisogna cliccare sul link contenuto nello stesso sms. Questo link, che spesso sembra richiamare operatori commerciali molto noti nei più svariati settori, in realtà reindirizza ad una finta pagina web attraverso la quale i malintenzionati acquisiscono, se digitati dall'utente, i codici della sua carta di credito.
[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it]
- La pedopornografia online e il silenzio colpevole (Guidasicilia.it, 07/01/15)