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Il M5S non sarà più "complice" di Crocetta

Il MoVimento 5 Stelle ha depositato la mozione di sfiducia nei confronti del governatore, firmata insieme a La Destra di Musumeci

17 ottobre 2013

Il testo sulla sfiducia a Crocetta era pronto già da qualche giorno. Lunedì la bozza è stata sottoposta al gruppo parlamentare di Nello Musumeci, che fin da subito ha mostrato tutte le intenzioni di firmarla. L'asse M5S-Musumeci conta su 18 parlamentari, 14 pentastellati e 4 del leader de La Destra: numero minimo sufficiente per poter presentare la mozione.

Rosario Crocetta, parlando della mozione di sfiducia ha detto: "Sinceramente con i grillini non c'è mai stato un idillio, vorrei capire su che basi loro fanno con Musumeci un mozione di sfiducia: non erano l'antipolitica? Con i grillini ho fatto come con tutte le altre forze politiche - ha proseguito Crocetta - ho proposto degli atti al Parlamento regionale che loro hanno votato. È strano che la mozione di sfiducia non è stata mai fatta a Cuffaro o a Lombardo. La verità è che questo governo ha un'opposizione che non ha mai avuto in Sicilia nessun altro governo. Mi aspetterei che un governo che fa chiarezza e fa le denunce abbiano un sostegno da forze alternative come dicono di essere i grillini".

Questa mattina la mozione di sfiducia è stata depositata all'Assemblea regionale. Il testo, di nove pagine, è firmato dai 14 deputati del gruppo dei Cinquestelle e dai 4 parlamentari della lista Musumeci.
"Questa mozione per noi rappresenta uno spartiacque, abbiamo fatto di tutto per dialogare col presidente Crocetta e nessuno può dire il contrario", ha detto il capogruppo del M5s, Giancarlo Cancelleri, presentando alla stampa a Palazzo dei Normanni, assieme al deputato Gino Ioppolo (Musumeci), la mozione.
A calendarizzarla sarà la conferenza dei capigruppo. Il Pdl, che è all'opposizione, ha già annunciato che non firmerà la mozione, concedendo una fiducia a tempo al governatore Crocetta, fino alla prossima primavera.
"Non vogliamo più essere complici di Crocetta - ha continuato Cancelleri - che in questi mesi ha solo portato avanti degli spot e appena cinque leggi, comprese bilancio e finanziaria, tutte leggi-manifesto, come quella sul doppio voto di genere, che certamente non la metti nella pentola per sfamare la gente: con questa mozione di sfiducia al presidente della Regione per noi si apre una nuova strada, ci avventureremo in un nuovo percorso parlamentare".

"La verità è che siamo morti, siamo fermi", sostengono i cinquestelle. "Abbiamo presentato centinaia di proposte al governo, che sistematicamente diserta l'aula e le commissioni parlamentari, bloccando tutto", ha affermato la deputato M5s Angela Foti. "In aula discutiamo per ore, per giorni su mozioni che impegnano il governo - ha aggiunto Cancelleri - Ma che fa Crocetta? Se ne sbatte". "Ci abbiamo pensato a lungo, ma non abbiamo avuto alternativa, l’unico mezzo che abbiamo per farci sentire è questa mozione e non potevamo aspettare oltre". "Girando per le strade, nelle borgate, nei paesi - ha detto ancora Cancelleri -, chiedendo alla gente se la loro vita è cambiata, la risposta è sempre la stessa: "No". La verità è che alla gente comune non interessa se al voto potrà esprimere una doppia preferenza di genere, a loro interessa il pane. Vogliono lavoro".

Contrario alla mozione, almeno in questa fase, il capogruppo del Cantiere popolare-Grande Sud, Toto Cordaro. "Il 31 dicembre segnerà lo spartiacque perché sarà la data ultima entro cui impegnare i fondi europei del piano 2007-2013. Il presidente Crocetta ha 77 giorni per dimostrare che l’ennesimo spot non si trasformi in un ulteriore flop, questa volta esiziale per la Sicilia, visto che parliamo della madre di tutte le battaglie, ossia l’impegno proficuo e totale dei fondi europei, riteniamo non sia questo il momento della sfiducia", ha spiegato Cordaro.
Tuttavia, per Cordaro la sfiducia "potrebbe essere l’unica soluzione possibile nel caso di un suo fallimento sul tema in oggetto. Né, d’altro canto, è pensabile che il centrodestra in Sicilia, riformato e riformatore, si faccia dettare l’agenda politica su un atto così delicato come la mozione di sfiducia, dal Movimento 5Stelle, che ha dimostrato in questi 10 mesi di vita assembleare di essere un gruppo di guastatori a convenienza. Il centrodestra resti unito, si confronti al suo interno e trovi le ragioni per spiegare al popolo siciliano qual è la proposta che possa ridare un governo capace e affidabile alla Sicilia". "Siamo sempre più preoccupati dall’atteggiamento del presidente Crocetta - ha aggiunto il parlamentare - che pare abbia perso la via dell’Assemblea regionale. Ciò determina non solo una frattura sempre più divaricata tra governo e Parlamento, ma introduce la convinzione che il governatore sfugga al confronto perché al netto di quelle due o tre norme spot approvate in questi mesi su iniziativa del Governo, nulla ha predisposto sotto il profilo economico, occupazionale e dello sviluppo, da prospettare all’Assemblea regionale e dunque ai siciliani".

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17 ottobre 2013
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