Il Made in Sicily fa impazzire il mondo

Mentre il vino siciliano in questi giorni furoreggia al Vinitaly (LEGGI), gli amati prodotti della gastronomia isolana vengono sempre più apprezzati a livelli internazionale. Arancine, cassate e cannoli surgelati, ma anche cioccolato alla manna, ad esempio, sono il ''bendidio'' che due buyer di Finlandia e Repubblica Ceca hanno acquistato nei giorni scorsi al "Made in Sicily", un progetto dell'Ires e del Consorzio Med Europe Export di Confindustria, che ha promosso 35 aziende siciliane selezionate anche dalla Bcc Don Rizzo di Alcamo.
Le degustazioni dirette presso le aziende hanno sviluppato notevoli interessi commerciali anche da parte di Germania e Belgio: i rispettivi buyer hanno invitato gli imprenditori a visionare le strutture logistiche e di vendita di quei mercati europei.

Nella giornata conclusiva che si è tenuta sabato 28 marzo a Petrosino (TP) - che con la distilleria Conte-Alambicco di Sicilia si può ormai candidare come la capitale più a Sud di Grappa e Brandy -, le prime contrattazioni hanno visto vincenti formaggi, torroncini di Caltanissetta acquistati per la Germania, dolcetti di Erice, un consorzio vitivinicolo di Gibellina e la produzione di pasta e particolari conserve. Poi gli importatori di Usa, Malta, Finlandia, Repubblica Ceca, Germania e Belgio si sono soffermati su vini, olio, olive e conserve agroalimentari.

Nell'occasione il presidente dell'Ires, Antonio D'Alberti, ha annunciato la nascita, nell'ambito del progetto "Promuovendo", di un'Agenzia per l'internazionalizzazione nei mercati asiatici, in atto dedicata alle imprese della provincia di Trapani. La struttura opererà assieme a Trade Point, organismo legato all'Onu, e al consorzio Med Europe Export.
"Per vincere la concorrenza bisogna essere competitivi su marketing e logistica - ha detto D'Alberti - Sono già partiti i corsi per i giovani laureati che saranno impegnati con l'Agenzia nelle attività di promozione e commercializzazione, e a breve partirà la formazione degli imprenditori".
Infatti, imparare a commercializzare è il principale fabbisogno delle aziende siciliane: per questo, con i tipi dell'editore Franco Angeli, l'Ires pubblicherà in cinque volumi una ricerca, curata da Vincenzo Porcasi, docente di Tecnica degli scambi internazionali all'Università di Trieste, su "come esportare bene". Sempre D'Alberti ha spiegato che a settembre sarà organizzata una missione di imprese siciliane in Argentina per proporre i prodotti tipici agli emigrati italiani di seconda e terza generazione.

Il prossimo appuntamento della Sicilia con l'export sarà una fiera campionaria internazionale di sole aziende siciliane a Samara, in Russia, dal 26 al 30 aprile, organizzata da Siciliadomexpo con il consorzio Med Europe Expo in collaborazione con il Comune di Samara, con il consolato russo a Palermo e con il consolato onorario italiano a Samara, presso il centro espositivo del museo di P. Alabina. Sessanta aziende dei più svariati settori - dall'agroalimentare all'edilizia, dall'artigianato al turismo, dall'ambiente alla telemedicina - proporranno tecnologie avanzate e prodotti di qualità a operatori della terza città industrializzata della Federazione russa che sta registrando una presenza di aziende italiane in forte evoluzione e dove anche imprenditori siciliani hanno avviato fiorenti attività. Nell'ambito delle iniziative per le pari opportunità, la Provincia di Agrigento ha finanziato la partecipazione alla fiera di dieci aziende condotte da donne. Durante la manifestazione si svolgeranno inoltre due convegni, uno con gli architetti sul restauro dei beni monumentali, e uno sull'immigrazione.
L'iniziativa, che nasce nell'ambito del gemellaggio fra le città di Samara e Palermo, prevede un volo diretto da Palermo che, al suo ritorno nello stesso giorno, porterà in Sicilia quattro tour operator e 120 turisti russi, oltre al Corpo di ballo della Scuola di danza di Samara, che si esibirà ad Agrigento, Palermo e Cefalù. [AISE]