Il Maestro giapponese, Qrio Sony, dirige la Quinta sinfonia di Ludwig van Beethoven

"Qrio", l'ultimo robot umanoide della Sony, impugna la bacchetta e dirige l'Orchestra filarmonica di Tokyo nella celebre Quinta sinfonia di Beethoven. L'appuntamento della prima mondiale del concerto diretto da quello che è stato definito "Muti-robot", è per oggi, 13 marzo, nella granda sala da concerto 'Orchard' a Shibuya.
Per ora dell'inedito esperimento di una macchina a guida di uno dei momenti più creativi dell'umana, quale la musica, esistono le prove generali condotte nientemeno che al nuovo Teatro nazionale dell'Opera di Tokyo. Con riprese televisive dal vivo del piccolo Abbado meccanico, alto 58 cm., che detta tempi, sulle prime del tutto improbabili, a orchestrali dall'aria tra il perplesso e il divertito.

"Scusate, abbiamo sbagliato, riproviamo", e giù inchini di scusa da parte del Maestro, inappuntabile nella dizione della sua voce sintetica. Chi ha ascoltato giura che dopo la quinta ripetizione del primo tempo della sinfonia "Il Destino", le cose sono andate decisamente meglio e l'intesa tra Maestro (o meglio, il programmatore al computer dei movimenti della bacchetta) e orchestra ha cominciato a funzionare a meraviglia. "Suonare Beethoven è un' impresa sempre nuova: tempi e pause variano da direttore a direttore. Con Krio diciamo che i tempi della nostra orchestra vanno d'accordo", ha commentato il primo violino della filarmonica di Tokyo.

Questo tanto atteso concerto sarà riservato ai bambini, come si conviene a un evento molto più da videogiochi e esercizio promozionale che legato alla musica. Per la Sony, tuttavia, e le altre società nipponiche seriamente impegnate nella ricerca sui robot umanoidi, quello del robot direttore d'orchestra non è altro che una delle tappe per il perfezionamento dell'intelligenza artificiale.
La musica poi, ha un valore particolare per la Sony, non solo per i suoi vasti interessi nell'industria discografica ma anche per la sua storia. Visto che il suo ex presidente, Norio Ohga, capo del gruppo fino allo scorso anno, si laureò da giovane al Conservatorio di Tokyo e fu allievo apprezzato del grande Herbert Von Karajan, che assistette sul letto di morte.