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Il mare di Agrigento restituisce un cannone del XVI secolo

Il reperto è stato rinvenuto a 7 metri di profondità vicino al sito di Maddalusa

30 novembre 2020
Il mare di Agrigento restituisce un cannone del XVI secolo
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Il mare di Agrigento restituisce un prezioso cannone del tardo XVI secolo. A portarlo in luce è stata la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana che, nei giorni scorsi, ha avviato una ricerca nello specchio d'acqua antistante il sito di "Maddalusa", portando in superficie lo storico reperto.

Si tratta di un cannone di epoca storica che è stato rinvenuto dal sub Gianluca Lopez nello specchio d'acqua prospiciente il porto della città di Agrigento e per il quale la SopMare ha prontamente coinvolto la Capitaneria di Porto Empedocle (AG).

Rinvenimento subacqueo del cannone del XVI sec

Il sito di Maddalusa, già noto per aver restituito nel 2007 un altro cannone del tardo XVI secolo, ha costituito sin dall'antichità un luogo di passaggio di importanti rotte mercantili, come testimoniano i numerosi ritrovamenti fino ad oggi documentati.
Il manufatto odierno si trovava ad una distanza di circa 300 metri dalla costa presso la foce del fiume Akragas ad una profondità di 7 metri, semi-sommerso in un fondale limaccioso.

Foce del fiume Akragas

Il cannone, che è stato recuperato dal nucleo subacqueo della Soprintendenza del Mare e dal R.O.A.N. della Guardia di Finanza di Palermo con il prezioso supporto tecnico logistico e operativo della Lega Navale di Agrigento, è stato sollevato con l'ausilio di palloni e poi salpato con una gru alla presenza della Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni che ha evidenziato come il reperto costituisca un'importante testimonianza per la sua tipologia.

Il cannone del XVI sec

Ad una prima ispezione, il cannone si conferma simile al precedente, rendendo verosimile l'ipotesi della dispersione in quello specchio di mare di un carico di artiglieria destinato alla vendita. Il reperto è stato trasferito nei locali del laboratorio di restauro del Parco archeologico della Valle dei Templi dove, affidato al direttore Roberto Sciarratta, verrà sottoposto ad intervento di restauro.

Come previsto in tutti gli interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio subacqueo, il secondo cannone di Maddalusa rimarrà in esposizione presso il territorio di ritrovamento, dove sarà reso fruibile alla cittadinanza.

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30 novembre 2020
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