Il mare e le coste di Palermo sempre più inquinate
La costa Palermitana è un proliferar di coliformi, streptococchi, salmonelle, enterovirus...
La costa di Palermo è la più inquinata
di Isabella Napoli (Repubblica/Palermo.it, 29 marzo 2009)
A pochi mesi dall'inizio della stagione balneare, le coste e il mare di Palermo sono sempre più inquinate. Su 30 chilometri di litorale, da Sferracavallo ad Acqua dei Corsari, quest'anno non superano l'esame dell'Assessorato alla Sanità altri 200 metri di costa cittadina. Nel decreto sui tratti di mare e costa permanentemente non balneabili pubblicato il 27 marzo sulla Gazzetta ufficiale della Regione, risultano vietati ai tuffi perché inquinati 6.214 metri, oltre sei chilometri, di litorale.
E' il tratto tra Isola delle Femmine e Sferracavallo, da 100 metri a ovest di Torre in terra a 100 metri a est, che si aggiunge in città ai punti di mare ormai off limits da anni: i 200 metri a ovest di via Virgilio lungo la via Barcarello, a Mondello i due sbocchi del ferro di cavallo all'altezza della capitaneria e del molo del Lauria, mezzo chilometro a Vergine Maria a ovest del molo, oltre 4 chilometri e mezzo dalla fine del porto di Sant´Erasmo alla Bandita e fino al vecchio lido Olimpo ad Acqua dei Corsari.
Tutti punti di mare dove proliferano coliformi, streptococchi, salmonelle, enterovirus e altri inquinanti. Senza contare che per oltre 15 chilometri la costa è occupata da porti o cantieri e solo 700 metri di spiagge non sono gestite da circoli o lidi privati dove l'accesso è a pagamento.
«Il numero dei colibatteri e la concentrazione di altri agenti inquinanti cresce in maniera esponenziale con l'aumento della popolazione e degli scarichi a mare - spiega Silvano Riggio, ordinario di ecologia della Facoltà di scienze naturali - la città poi sconta l'assenza di un vero piano di risanamento del lungomare che dovrebbe prevedere una serie di prelievi e un monitoraggio continuo dello stato delle acque. Inoltre, le copiose piogge invernali hanno trascinato in mare detriti e intorbidito ancora di più le acque aumentando le concentrazioni batteriche».
In compenso, migliora anche se di poco la situazione del mare in provincia: da Balestrate a Cefalù, sono 21.763 i metri di litorale inquinato, 930 in meno dell'anno scorso. Anche se su queste coste, secondo Legambiente, è imminente il pericolo di una nuova cementificazione: «Oltre alla mancanza di sistemi di depurazione adeguati nel golfo di Carini e nel bagherese - dice Giuseppe Messina, portavoce di Legambiente Palermo - c'è già la corsa ad allargare le proprie villette a mare, con la nuova ipotesi di sanatoria». A giugno, preannuncia una campagna di educazione al rispetto del mare l'associazione ambientalista Marevivo.