Il maxiemendamento
L'Ars ha approvato il documento della commissione Finanze che contiene fondi aggiuntivi di spesa per cultura e associazionismo
L'Assemblea regionale siciliana ha approvato il maxiemendamento della commissione Finanze, che contiene la spesa del bilancio di previsione per il 2012. Dopo il voto l'aula è stata sospesa per qualche minuto. Diverse le voci di spesa con fondi aggiuntivi per teatri, fondazioni, enti, associazioni e istituti.
Al Teatro Massimo di Palermo vanno 969 mila euro, 144 mila euro in più al Corecom, 751 mila euro alla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, 700 mila euro al Cerisdi, 400 mila euro alla Casa del sorriso di Monreale (Pa).
E ancora: 2,68 milioni per le spese dirette a incrementare il movimento turistico verso la Regione e il turismo interno, 100 mila euro per la Fondazione Sciascia, altri 100 mila euro al Centro Studi Pirandelliani, 120 mila per la Fondazione Federico II, 97 mila euro per Meter di don di Noto, 98 mila euro per il Lidu, 50mila euro per Amnesty, 103 mila euro per l'Istituto nazionale del dramma antico, 109mila euro per la ristrutturazione del teatro di Adrano, 34 mila euro per l'associazione sclerosi multipla con sede a Palermo e altri 56 mila euro per l'associazione regionale. Ulteriori 70 mila euro vanno a favore del club Amatori sport Catania, altrettanti all'Asd San Gregorio rugby, 600 mila euro al fondo destinato allo sviluppo della propaganda di prodotti siciliani, 200 mila euro per la riparazione di strumenti musicali, 750 mila euro alla Provincia di Agrigento per la realizzazione del polo distaccato dell'Università di Palermo.
Il governo ha ritirato un emendamento che prevedeva un aumento della spesa nel bilancio di prevsione per 6,213 milioni di euro. L'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha fatto marcia indietro dopo che i deputati del Pid avevano presentato un sub emendamento che prevedeva la modifica di alcune voci di spesa. A quel punto ha preso la parola il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, che ha invitato il governo a riflettere, sottolineando che l'emendamento prevedeva risorse aggiuntive per capitoli di bilancio che avevano già avuto maggiorazioni di spesa nel maxiemendamento approvato dall'Ars.
La norma ritirata prevedeva fondi in più per gli esperti della Presidenza della Regione (56mila euro), per spese di rappresentanza e organizzazioni di incontri (328mila euro), 200 mila euro di spese riservate dell'ufficio di gabinetto, 103 mila euro per le missioni del personale di scorta gestite dalla segreteria generale, 800 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria di Palazzo d'Orleans, 50 mila euro per materiale informatico, 32 mila euro per l'Università di Catania destinati agli emolumenti del personale. Saltano anche 76 mila euro per lavori di manutenzione e riparazione nei siti della Regione, 44 mila euro per il Corecom, 99 mila euro per il Comitato regionale di Protezione civile. Soppressi anche i maggiori fondi per gli enti parco (1 milione) e per il funzionamento dei servizi aerei di linea (2,7 mln) e i 200 mila euro per l'Asd San Gregorio rugby.
Per Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl all'Ars non c'è stato "alcun intervento qualificante, a fronte di una serie di norme contenute nel ddl, una lunga teoria di norme fatta di prebende, di clientelismi e di interessi di bottega. Questi i termini del naufragio politico di quel che doveva essere, secondo i proclami, il governo delle riforme a favore della Sicilia e che si dimostra nei fatti antisiciliano. Una vera e propria sentenza, questa sancita dai suoi stessi documenti economico-finanziari i quali, non lo dimentichiamo, oltretutto partono da un bilancio assolutamente gonfiato e falso alla voce entrate".
"Abbiamo impedito che si consumasse l'ennesimo scippo a danno dei siciliani - ha detto il deputato Vincenzo Vinciullo (Pdl) - in quanto preferiremmo che queste somme venissero destinate alle famiglie povere, a chi cerca lavoro, alle donne vittima di violenza". Per il deputato Marianna Caronia (Pid) "con queste risorse che abbiamo recuperato possiamo finanziare il bonus bebè per i meno abbienti".
Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars sottolinea che "il Pd si è impegnato per difendere la cultura, la scuola e l'università. Viviamo una fase di recessione, sono diminuiti i trasferimenti e i tagli sono inevitabili". "Ci siamo battuti per mantenere i fondi per il diritto allo studio universitario - ha aggiunto - e per il funzionamento delle scuole, abbiamo limitato i tagli per i teatri riducendoli a solo il 5% rispetto all'anno scorso, abbiamo difeso le risorse per le associazioni antimafia e antiracket. Attraversiamo una fase complicata: vista la situazione - ha concluso Cracolici - possiamo dire di avere fatto un buon lavoro". [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]