Il Medioevo sul Monte San Paolino
Avviata la prima campagna archeologica sul Monte San Paolino a Sutera (CL)
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Nei giorni scorsi è stata avviata la prima campagna di scavi archeologici a Sutera (CL) sul Monte San Paolino grazie all'azione congiunta della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Caltanissetta sotto la supervisione della Soprintendente Daniela Vullo, con il patrocinio del Comune di Sutera e condotta sotto la direzione della Soprintendenza dai Gruppi Archeologici d'Italia con il prof. Alberto Scuderi, Vice Direttore Nazionale e Direttore per la Sicilia e la consulenza del medievalista Ferdinando Maurici, attuale Soprintendente del Mare della Regione siciliana.
L'area indagata ha rivelato informazioni preziose sulla presenza di strutture inerenti un fortilizio di epoca medievale ben conosciuto attraverso le fonti storiche. Lo scavo si è concentrato in particolare su due aree, una in corrispondenza della torre campanaria del Santuario e l'altra a sud della parte sommitale del Monte San Paolino.
Lo scavo costituisce solo la prima parte di un intervento più ampio di conoscenza, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale di Sutera con il pieno coinvolgimento della comunità locale e dell'associazionismo.
Nel corso delle attività, è emersa l'ipotesi che la Sutera altomedievale (bizantina, araba, forse anche normanna) potesse essere ubicata almeno in buona parte proprio lungo le ripide pendici del Monte San Paolino, il cui unico versante accessibile ancora oggi appare difeso da due segmenti murari su cui di aprono altrettante porte. L'abbondanza di tegolame medievale su tutto il versante, l'affioramento di alcune mura e la presenza, oltre le cinta murarie di cui si è detto, dei quartieri Rabato e Rabatello, potrebbero rendere ulteriormente plausibile l'ipotesi.
Foto di Pequod76 - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Rabato e Rabatello sono infatti toponimi provenienti dalla parola araba rabad che indica un sobborgo extra murario. L'esistenza di un rabad-Rabato potrebbe essere indizio della compresenza di una parte difesa e murata dell'abitato che si ipotizza appunto essere esistita lungo l'unico versante accessibile del Monte San Paolino.
All'attività di scavo ha partecipato attivamente l'Associazione GOD Sutera con il Presidente P. Chiparo e Nino Pardi. In particolare hanno operato: Alberto Scuderi, Viviana Caparelli, Mario Bonaviri, Giuseppe Scuderi, Simona Coco, Gaspare Maniscalco, Francesco Guardino, Barbara Trovato, Simona Grippi, Chris Yates, Jacob Bessen, Alberto Castelli e Maria Sicilia.
I risultati di questa prima campagna di scavo saranno resi noti nel corso di una conferenza che illustrerà le considerevoli scoperte avvenute durante questa prima fase della ricerca.
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