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Il ''Mefistofele'' di Boito messo in scena dal Teatro Massimo di Palermo in diretta nei cinema del mondo

29 gennaio 2008

L'opera italiana in diretta nei cinema di tutta Europa
di Rosaria Amato (Repubblica.it, 28 gennaio 2008)
 
Dal Teatro Massimo di Palermo alle sale cinematografiche delle maggiori città europee. Il “Mefistofele” di Arrigo Boito, che il 23 gennaio ha inaugurato la stagione della fondazione lirica siciliana, è la prima opera trasmessa in diretta da un teatro italiano all'estero. Riprendendo un progetto lanciato dal Metropolitan di New York, due società italiane, Dynamic e Qubo, con la belga XDX del circuito DDCinema, lanciano l'opera italiana in diretta nelle sale cinematografiche italiane di tutto il mondo.
"La nostra proposta è stata accolta con molto calore anche negli Stati Uniti", dice Elena Rasori, della Qubo, ideatrice del progetto che ha due precedenti in Italia. Infatti sono state trasmessi in alcune sale cinematografiche italiane ad aprile “La Traviata” di Verdi, nell'allestimento del Teatro dell'Opera di Roma con la regia di Zeffirelli, e a dicembre “Tristan und Isolde” di Wagner, nell'allestimento del Teatro alla Scala con la direzione di Baremboim. "Ma è la prima volta che dai teatri italiani si trasmette in diretta all'estero", assicura Rasori.

La recita del “Mefistofele” trasmessa in diretta è quella del 27 gennaio, alle 17.30. In collegamento oltre 100 sale cinematografiche digitali, tra le quali alcune italiane. Ci sono Milano, Genova, Venezia, Bari, e poi Londra, Vienna, Bruxelles, Berlino, Locarno, Barcellona, Madrid e Lione.
"Il nostro progetto ha come obiettivo l'esportazione del prodotto d'eccellenza italiano all'estero, l'opera. Pensiamo però anche ai concerti, e non solo di musica classica, anche rock, pop e jazz. Abbiamo già avuto molte adesioni, in Europa soprattutto in Gran Bretagna - dice Elena Rasori - Trasmetteremo da tutti i principali teatri italiani, tranne che dalla Scala che ha l'esclusiva con la Rai. Al momento stiamo utilizzando i sottotitoli in inglese, ma speriamo presto di poterci organizzare in più lingue, per venire incontro ai vari Paesi che aderiscono all'iniziativa".

Le dirette del Metropolitan sono ormai una al mese, e hanno raccolto un enorme successo di critica e di pubblico in oltre 600 sale tra Stati Uniti, Europa e Asia. L'adesione è in continua crescita e alla fine del 2007 le ultime trasmissioni hanno superato, tra diretta e differita del giorno dopo, i 500.000 biglietti venduti.
In Italia il biglietto delle dirette trasmesse da Dynamic e Qubo dovrebbe aggirarsi tra i 10 e i 15 euro (costerà un po' meno per le differite). "All'estero costerà un po' di più - dice Rasori - tra i 25 euro e le 25 sterline in Gran Bretagna". Ma c'è molta attesa e molto entusiasmo perché l'opera lirica trasmessa dai teatri italiani esercita un grande fascino sugli appassionati del belcanto, assicurano gli organizzatori.

La scelta del “Mefistofele” per l'esordio del progetto è piuttosto coraggiosa ma anche particolarmente allettante, perché si tratta di un'opera di rara esecuzione. Il nuovo allestimento prodotto dal Teatro Massimo è firmato dal regista Giancarlo Del Monaco, che lo affronta con una visione di fondo della lotta tra il bene e il male. Costumi e ambientazione richiamano l'espressionismo tedesco degli anni 30, ma anche la Las Vegas degli anni Sessanta. In scena un cast di grande livello con Ferruccio Furlanetto, Giuseppe Filianoti e Dimitra Theodossiou. E' uno spettacolo di grande impatto scenico, che coinvolge oltre 400 persone.

“Mefistofele” di Arrigo Boito
«Son lo spirito che nega / Sempre tutto: l'astro, il fior... / Il mio ghigno e la mia bega / Turban gli ozi al Crëator»
(Mefistofele, atto I scena II)

Mefistofele è il grandioso dramma musicale (un'opera in quattro atti, un prologo e un epilogo), scritta e composta nel nel 1868 da Arrigo Boito ispirandosi al Faust di Goethe.
La prima rappresentazione avvenne a Milano, al Teatro alla Scala, il 5 ottobre 1868. L'opera però, accusata di wagnerismo, fu accolta da un clamoroso fiasco; dopo appena due rappresentazioni, a causa dei disordini ripetutamente verificatisi in teatro, si decise di interrompere le esecuzioni.
Boito successivamente rivide e ridusse drasticamente la partitura (tra l'altro, la parte di Faust, originariamente per baritono, fu riscritta per tenore). La nuova versione, rappresentata il 4 ottobre 1875 al Teatro Comunale di Bologna, ottenne un enorme successo in Italia come all'estero e, unica fra le composizioni di Boito, entrò nel repertorio delle opere ancor oggi rappresentate e incise con maggiore frequenza.

[Foto di Franco Lannino / Studio Camera]

 

 

 

 

 

 

 

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29 gennaio 2008
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