Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Il Mend ha liberato Imad Saliba, il libanese rapito in Nigeria il 7 dicembre scorso insieme ai tecnici italiani dell'Eni

22 febbraio 2007

Ieri il Mend (Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger) ha liberato Imad Saliba, il dipendente libanese del catering che gestisce la mensa dell'impianto dell'Agip nello stato di Bayelsa (nel delta del Niger), rapito il 7 dicembre scorso insieme ai tecnici italiani dell'Eni, Francesco Arena, Cosma Russo e Roberto Dieghi, quest'ultimo liberato il 18 gennaio per motivi di salute.
La notizia è stata annunciata dall'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni, nel corso di un convegno all'università Luiss di Roma. ''Lasciatemi dare una buona notizia'', ha detto Scaroni ai congressisti interrompendo il suo intervento. ''Ho appena ricevuto la notizia che è stato liberato uno degli ostaggi in Nigeria''.

''Sicuramente lo considero un buon segno'', ha commentato l'ad dell'Eni. ''Continuiamo a fare tutto quello che possiamo, che è attività di appoggio alla Farnesina che a sua volta mette in moto le autorità nigeriane. Siamo fiduciosi per la soluzione di una vicenda che per me è una spina nel fianco''. E infatti continua il lavoro diplomatico per ottenere la liberazione dei due connazionali sequestrati. La Farnesina ha ribadito che proseguono le attività negoziali e la liberazione del tecnico libanese riaccende la speranza per i due italiani sequestrati.

Appena una settimana, Francesco Arena e Cosma Russo, avevano raccontato a Repubblica la loro vita da ostaggi nella foresta della Nigeria: ''Siamo in buone condizioni di salute, ma siamo esasperati dalla lunga prigionia''. Scriveva Francesco Arena: ''Siamo stressati. Abbiamo dormito per terra. Spero di riabbracciare la mia famiglia al più presto'' (leggi). E in una precedente intervista ad un giornalista del Manifesto, i due italiani sequestrati accusarono il governo di averli abbandonati (leggi).

Anna Maria Carella, moglie di Cosma ''Mimmo'' Russo, si è detta ''contenta della liberazione di Imad Saliba. Spero che a breve vengano liberati anche Mimmo e Francesco. Ho sentito mio marito per telefono due ore fa'', ha aggiunto la signora Carella dalla sua casa di Bernalda (Matera). ''Mi ha detto che Saliba era stato portato via dai guerriglieri ieri sera. Non so nulla su come è avvenuta la liberazione. Mimmo mi ha detto di stare bene''.
Oggi a partire dalle 19 per le strade di Bernalda si terrà una fiaccolata per chiedere la liberazione dei due ostaggi.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

22 febbraio 2007
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia