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Il ministro Barca sul Piano per lo Sviluppo del Mezzogiorno: "Un salto qualità nell'utilizzo dei fondi"

05 gennaio 2012

"Non un nuovo flusso di denaro pubblico, ma una crescente volontà collettiva di usare assai meglio di ieri un flusso che esiste, reso certo e visibile negli effetti". Così il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, in una lettera al quotidiano "Il Mattino", sintetizza la filosofia del Piano per lo Sviluppo del Mezzogiorno al quale lavora il Governo Monti. Secondo Barca "il salto di qualità necessario richiede che, oltre all'uso appropriato dei fondi regionali, ogni azione pubblica ordinaria si attui nel Sud tenendo conto delle particolari condizioni dell'area. Migliore qualità e più diffuso accesso a tre servizi pubblici essenziali: scuola, giustizia e sicurezza (quest'ultima fatta di successi nel contrasto, ma anche di un più forte presidio quotidiano di tipo preventivo, concentrato nei luoghi dove intensa è l'azione pubblica). Migliore mobilità, soprattutto su ferro - prosegue il ministro -, attraverso reti più veloci e sicure e decisa apertura alla concorrenza nel servizio di trasporto. Promozione di due servizi sociali, cura dell'infanzia e cura degli anziani, ancora più rilevanti per la vita dei cittadini ora che il loro reddito disponibile è compresso dalle misure di rigore adottate. Progetti innovativi, fondati sulle tecnologie digitali, rivolti alle città, che sono a un tempo fattore primario di crescita della produttività e luogo di accumulo di una forte domanda sociale. E infine singoli, puntuali progetti per la messa in sicurezza e la valorizzazione di parti fondamentali del nostro patrimonio culturale e naturale". Inoltre "nel metodo, la strategia poggia su cinque principi, ricavati dalla diagnosi degli errori del passato: concentrazione; orientamento delle azioni a risultati misurabili e misurati in termini di qualità della vita; apertura delle informazioni su tempi e risultati per dare una voce forte ai cittadini organizzati; più robusti presidi nazionali per indirizzare, monitorare, correggere; cooperazione rafforzata fra livelli di governo, dalla Commissione Europea, alle Regioni, alle Città".
Barca sottolinea inoltre la "riprogrammazione di 3,1 miliardi di euro concordata il 15 dicembre fra Governo e Regioni con il Piano di Azione Coesione" e la "contemporanea e coerente decisione, assunta con l'articolo 3 delle 'Disposizioni urgenti' di dicembre, di introdurre una deroga al patto di stabilità interno nel caso di utilizzo del cofinanziamento nazionale dei fondi comunitari". [€conomiaSicilia.com - Italpress]

- IL PIANO D'AZIONE PER IL SUD (Guidasicilia.it, 17/12/11)

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05 gennaio 2012
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