Il ministro Di Pietro: ''Tante nuove infrastrutture per la Sicilia''. Il sindaco di Palermo: ''Solo propaganda elettorale''
In visita a Palermo per l'inaugurazione del nuovo passante ferroviario del capoluogo siciliano, il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, non si è lascito sfuggire l'occasione per fare un po' di campagna elettorale: "L'Italia dei Valori in Sicilia, come nel resto del Paese, si assume le sue responsabilità con un programma chiaro, un patto di legislatura per la Regione e per l'Italia con persone credibili. Qui, in Sicilia, siamo convinti di potere riportare normalità e legalità".
Il tema che però è stato pricipalmente affrontato è stato quello delle infrastrutture per le quali Di Pietro insieme all'Anas in questi giorni hanno sottoscritto un contratto di programma per il 2008 che prevede investimenti in Sicilia per 370 milioni di euro "per opere appaltabili nell'anno in corso". Il contratto sarà sottoposto al parere del Cipe nel corso della prossima riunione.
Gli investimenti principali riguardano il Lotto unico del Tronco svincolo Regalsemi-innesto Ss 117 bis della S.S.V. Licodia Eubea-Libertinia ed i lavori di completamento tra i lotti 7 e 8 stralcio 1 della SS.N.626 DIR della Valle del Salso. "Oltre ai nuovi lavori sono previsti importanti investimenti in manutenzioni straordinarie", ha sottolineato il ministero. "Grazie alle importanti risorse reperite e stanziate dal Governo - ha spiegato Di Pietro - possiamo definire tutti gli interventi che l'Anas realizzerà nel corso del 2008, incidendo in maniera sensibile sulla viabilità della Sicilia. Con questo contratto consentiamo all'Anas di procedere all'appalto delle nuove opere previste e diamo risposte concrete ai cittadini che si aspettano che lo Stato assicuri loro le infrastrutture per una mobilità efficiente e sicura".
Ai giornalisti che gli hanno chiesto ragguagli sui ritardi del cantiere del passante ferroviario palermitano, Di Pietro ha risposto: "Non è partito per un motivo semplice: perché mancava il miliardo necessario per realizzarlo. Qualcuno si è scordato di metterlo, nella scorsa legislatura, e ha fatto un grande programma sulla carta. L'opera che realizziamo noi, invece, è fatta col cemento armato".
"Di Pietro si vergogni. Il ministro utilizza la consegna di un'opera pubblica, il raddoppio del passante ferroviario, attesa da anni per la sua campagna elettorale dimostrando poco rispetto per i cittadini di Palermo, per le istituzioni e soprattutto per la verità". Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha attaccato duramente il leader dell'Italia dei valori. "La realizzazione del passante - ha detto ancora Cammarata - ora sarà possibile soltanto grazie all'impegno e alla caparbietà che ha messo in questi anni l'amministrazione comunale per il raggiungimento di questo risultato e grazie al sostegno, anche finanziario, della Regione che ha consentito il reperimento dei fondi necessari per i lavori di interramento previsti dalla Variante che abbiamo chiesto venisse approvata per rendere realizzabile un'opera che, secondo la progettazione approvata nel 1994, sindaco del tempo Orlando, prevedeva gravissimi disagi per i cittadini di Palermo".
"Di Pietro crede davvero - si è chiesto retoricamente il sindaco - che i palermitani non sappiano come stanno le cose? E crede davvero che abbiano dimenticato il vergognoso balletto sui fondi che esistevano o non esistevano a seconda del momento elettorale: erano scomparsi durante la campagna per la mia rielezione e sono miracolosamente ricomparsi in queste settimane quando a sottoporsi al giudizio degli elettori è Di Pietro". "La verità - ha concluso Cammarata - è che i soldi ci sono sempre stati, come c'è sempre stata la volontà di realizzare l'opera da parte del Comune e della Regione che hanno lavorato lungamente e faticosamente per vedere porre questa prima pietra. La strumentalizzazione elettorale che ne fa Di Pietro non rende onore alle istituzioni e mortifica la nostra città".