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Il ''modello Lampedusa'' per combattere la clandestinità

I risultati positivi raggiunti con il coinvolgimento dell'intera Unione Europea

29 maggio 2008

"Risultati positivi in tema di contrasto alla clandestinità possono esserci con il pieno e omogeneo coinvolgimento dell'intera Ue". Lo ha affermato il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, a Lampedusa, il 23 maggio scorso, aprendo la giornata conclusiva dei lavori della 5a riunione annuale dei direttori generali dei servizi per l'immigrazione dei Paesi dell'Unione europea (General Director's Immigration Services Conference - GDISC), organizzata dal Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno.

Mantovano ha illustrato agli oltre cento delegati dei trentatrè Paesi membri intervenuti il complesso di misure in materia di immigrazione varate dal Consiglio dei ministri italiano, sottolineando la loro piena compatibilità con le normative europee, ed ha esaminato con loro il "modello Lampedusa", nel cui centro di primo soccorso e accoglienza cooperano dal marzo 2006 la Croce rossa italiana, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.
"Lampedusa è un luogo simbolo per l'Europa", ha detto il sottosegretario parlando del centro, che è stato visitato dai delegati, "un luogo di contraddizioni, di sofferenza e di accoglienza, ma ciò che vi avviene deve essere inserito in un quadro di interventi europei e internazionali", ha detto, ribadendo la necessità di interventi coordinati in tema di immigrazione da parte dell'Unione europea.

Parole d'apprezzamento per il modello d'accoglienza integrato attuato nell'isola sono venute anche dalla portavoce dell'UNHCR in Italia, Laura Boldrini, che ha sottolineato l'importanza di insistere su questo tipo di gestione in un quadro migratorio in cui il mare è sempre più la via di fuga per chi scappa da guerre e persecuzioni.
Non solo i modelli d'accoglienza sono stati al centro dei lavori di Lampedusa, aperti dal capo dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, Mario Morcone. I delegati hanno, infatti, discusso anche delle iniziative portate avanti dai vari Paesi, programmato l'attività del 2009 e parlato del "progetto Lampedusa", che prevede la messa in rete di istituzioni e associazioni di volontariato e umanitarie. [Agenzia internazionale stampa estero]

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29 maggio 2008
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