Il modello siciliano è meraviglioso!
Il Laboratorio Siciliano come possibile modello di governabilità per l'intera nazione
Tutti, adesso, guardano all’Isola e a quello che viene definito il "modello Crocetta". La governabilità del Paese è appesa a quella che appare come l’unica via d’uscita: il Laboratorio Siciliano. Qualcosa di straordinario, di positivamente straordinario: Sicilia terra di mafia, si è trasformata in Sicilia terra di rivoluzione. Un sogno che si avvera.
Ne è entusiasta lo stesso Beppe Grillo che, alle avance di Pier Luigi Bersani su una possibile collaborazione di governo, ha replicato: "Il modello siciliano è meraviglioso".
Aggettivo accostato all'isola e colto immediatamente dal presidente della Regione, Rosario Crocetta: "Il dialogo che ho avviato in Sicilia con i deputati del Movimento 5 stelle facilita la strada per le alleanze di tutto il Paese".
Insomma, Crocetta-Grillo, la strana coppia che potrebbe indicare per vie empiriche un nuovo modello di governabilità.
Ma di cosa si tratta? All’Assemblea regionale siciliana - dove il MoVimento Cinque Stelle aveva sfiorato alle elezioni regionali il 20% - , i 15 deputati regionali hanno votato gran parte dei provvedimenti proposti dal governatore Crocetta. Provvedimenti, occorre dire, che facevano parte del loro programma elettorale e che Rosario Crocetta ha ripreso e rilanciato come riforme del suo esecutivo. Così mentre Pdl, Mpa e Pid spesso lasciano l'aula o votano contro gli atti del governo Pd-Udc, i cinquestelle in più di una occasione hanno condiviso le proposte di Crocetta e della maggioranza.
È stato proprio grazie a una intesa con i deputati stellati che Crocetta, all'inizio della legislatura, riuscì a far saltare l'accordo che Udc e Pd avevano preso col Pdl per la vice presidenza vicaria dell'Ars, poi andata al grillino Antonio Venturino, coi voti dei deputati della lista Crocetta. Mossa che poi consentì al M5S di avere anche la presidenza della commissione Ambiente, col beneplacito del governatore.
Il dialogo è poi proseguito su altri fronti: come per la mozione "No Muos" (il sistema satellitare degli Usa a Niscemi) proposta dal Pd e votata dai grillini in prima linea contro il radar e per il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef), votato dai cinquestelle dopo avere incassato l'impegno del governo a revocare le autorizzazioni al Muos. Così come in totale collaborazione col Pd il M5S ha ottenuto a fine dicembre l'approvazione di una legge che di fatto ha bloccato la privatizzazione della gestione idrica nell'Isola.
Un dialogo aperto con i 15 deputati del M5S, soprattutto sul tema della sobrietà della politica e dei costi della macchina istituzionale. I parlamentari a cinque stelle, ogni mese, restituiscono all'Ars il 70% dell'indennità (andrà ad alimentare un fondo per il microcredito concordato col governo Crocetta e inserito in una norma della legge di stabilità che sarà votata entro aprile).
E’ proprio tutto questo che fa dire a Beppe Grillo: "Il modello siciliano? Meraviglioso". Un modello che sembra indicare una via d’uscita dall’impasse nazionale e che corrisponde all’apertura di Grillo nei confronti di chi governerà: valutare insieme, di volta in volta, le proposte e far vincere quelle che hanno solo ed esclusivamente un tema: l’interesse dei cittadini italiani. Il bene comune.
Le regole M5S in Parlamento - Niente 'onorevole'. Gli eletti dei 5 Stelle in Parlamento - ben 108 deputati e 54 senatori - dovranno optare per il termine "cittadino" o "cittadina", declinare gli inviti ai talk show tv, spiegare giornalmente le votazioni svolte negli emicicli di Camera e Senato con video pubblicati sul canale YouTube del Movimento. Queste alcune regole d'oro del "codice di comportamento" degli eletti in Parlamento tra le file dei grillini, redatto un paio di mesi fa in vista dell'approdo a Roma delle 'truppe' 5 Stelle. Che, almeno al momento, non pensano affatto a una sede capitolina del Movimento: "abbiamo la Rete - confermano dallo staff di Grillo - a cosa volete che serva una sede? Giusto a buttar via un po' di soldi... No, grazie", rispondono secchi.
Il Movimento capitanato dal comico genovese segna la differenza anche sulla scelta dei capigruppo: ci sarà una rotazione trimestrale con persone sempre differenti e scelte dei gruppi di Camera e Senato. Fedeli fino all'ultimo al mantra grillino dell''uno vale uno', al bando protagonismi o primi della classe. Anche gli incarichi in Commissioni parlamentari o altri incarichi istituzionali - è scritto nero su bianco sul Codice di comportamento - verranno decisi a maggioranza da parte dei parlamentari riuniti di Camera e Senato. Così come è scritto con estrema chiarezza il no ad eventuali alleanze: "i gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altro partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi". Sul fronte della comunicazione, si avverte già dal Codice di comportamento la mano di Beppe Grillo, pronto a vigilare ed evitare storture. "La costituzione di due 'gruppi di comunicazione', uno per la Camera e uno per il Senato - è scritto infatti sul documento - sarà definita da Beppe Grillo in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri, al duplice fine di garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonché di evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili".
E il celebre blog di Grillo non resterà tagliato fuori. "Ogni gruppo avrà un coordinatore - è infatti puntualizzato - con il compito di relazionarsi con il sito nazionale del M5S e con il blog di Beppe Grillo. La concreta destinazione delle risorse del gruppo parlamentare ad una struttura di comunicazione a supporto delle attività di Camera e Senato su designazione di Beppe Grillo deve costituire oggetto di specifica previsione nello Statuto di cui lo stesso gruppo parlamentare dovrà dotarsi per il suo funzionamento. E' quindi necessaria l'assunzione di un esplicito e specifico impegno in tal senso da parte di ciascun singolo candidato del M5S al Parlamento".
[Informazioni tratte da ANSA, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica/Palermo.it, Adnkronos/Ign]