Il mondo che cambia (in meglio)
Per la Giornata internazionale della Donna anche le afghane scoprono il volto
Sono state le Nazioni Unite a decidere di dedicare l'8 marzo 2002 alle donne afgane, per festeggiare i cambiamenti portati nel mondo femminile afgano dal nuovo governo ad interim, insediatosi negli ultimi mesi, dopo la caduta del regime talebano.
Alla presenza del primo ministro del governo provvisorio Hamid Karzai e di altri uomini, le donne hanno recitato pubblicamente versi del Corano e una di loro li ha cantati, un atto proibito alle donne dalle leggi islamiche più conservatrici.
Karzai ha guidato la manifestazione insieme a Sima Samar, il ministro responsabile per gli Affari femminili, e all'Alto Commissario Onu per i diritti umani, Mary Robinson.
Sullo sfondo, le rovine di un vecchio cinema distrutto dal regime talebano, che aveva messo al bando qualsiasi forma di divertimento, dalla musica ai film, e aveva tolto alle donne diritti fondamentali, come quello all'istruzione.
"Siamo felici di festeggiare oggi la Giornata della donna - ha detto una delle partecipanti - Prima non avevamo alcun diritto. Oggi ne abbiamo e siamo qui per festeggiare".
Il vento del cambiamento
Karzai ha sottolineato che è "dovere del governo... assicurare alle donne il godimento dei diritti umani, secondo l'Islam e la convenzione Onu sui diritti delle donne".
"Si tratta di un nuovo inizio, un grande inizio per le donne in Afghanistan. E' tempo di sperare", ha aggiunto Robinson.
E niente può descrivere il cambiamento in atto come la presenza della scrittrice americana Eve Ensler - autrice del libro e pièce teatrale "I monologhi della vagina" - a una tavola rotonda a Kabul con altre 30 donne afgane.
Ensler, i cui "Monologhi della vagina" sono una rivoluzionaria collezione di interviste con cui un gruppo eterogeneo di donne racconta la propria sessualità, dal 1998 è l'organizzatrice del "V-Day", che nel giorno di San Valentino raccoglie fondi per le associazioni che lottano contro la violenza alle donne.
Fonte: CNN