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Il Muos è di interesse nazionale!

Il ministro della Difesa Mario Mauro durante il question time: "Qualora completato rappresenterà un sistema strategico di cui potranno servirsi anche le forze armate italiane"

23 maggio 2013

La Difesa ha anche "un interesse diretto" alla realizzazione del Muos (il sistema satellitare della marina americana a Niscemi, Caltanissetta, ndr). Qualora completato, infatti, "rappresenterà un sistema strategico di cui potranno servirsi anche le forze armate italiane".
A dichiararlo è stato il ministro della Difesa, Mario Mauro, rispondendo ieri al question time a un'interrogazione sulla revoca delle autorizzazioni ambientali rilasciate dalla Regione Sicilia all'opera.
Mauro ha premesso che la vicenda del Muos in Sicilia "coinvolge aspetti particolarmente complessi e interessi di natura contrapposta". Quanto all'obbligo assunto dall'Italia, con la ratifica della Convenzione di Londra nel 1955, di "garantire ai Paesi alleati la libera fruizione delle installazioni militari di cui necessitano", il ministro della Difesa precisa che "tale fruizione comprende necessariamente l'aggiornamento e il potenziamento dei sistemi tecnologici in uso, purchè ovviamente autorizzato secondo le procedure di legge italiane". E "tale risulta essere, per l'appunto, il 'Muos' rispetto agli apparati trasmissivi già presenti a Niscemi".

L'esponente del governo ha sottolineato che "qualora tale realizzazione fosse impedita da provvedimenti di revoca potenzialmente censurabili sul piano della legittimità, il ministero della Difesa potrebbe essere chiamato, sotto un profilo civilistico, a ristorare spese sostenute dalla controparte che, fidando sull'impegno assunto, ha appaltato i lavori". La dichiarazione di "non interesse" formulata il 31 ottobre 2006, "era specificamente riferita alla determinazione del valore residuo che l'Italia dovrebbe ristorare in caso di ipotetica acquisizione delle opere - ha chiarito Mauro - Infatti, sulla base degli accordi internazionali, tale valore è meramente simbolico, pari a 1 dollaro, se il Paese ha dichiarato preventivamente che i lavori non vengono compiuti nel suo interesse".
Per quanto riguarda poi la richiesta risarcitoria di 25.000 euro per ogni giorno di ritardo dal momento della sospensione, Mauro ha spiegato che "rientra nella linea di strategia processuale definita dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, che ha proceduto alla quantificazione tenendo conto delle somme dovute alle ditte appaltatrici nel periodo in cui i lavori devono restare fermi". In conclusione, "la proposizione del ricorso al Tar, pur in pendenza dello studio dell'Istituto superiore di Sanità, è stata giustificata dalla necessità di evitare la scadenza dei relativi termini processuali", ha specificato il ministro della Difesa.

Intervenuto durante il question time, Erasmo Palazzotto, deputato di Sel, ha posto la questione sulla legittimazione ad agire da parte del Ministero della Difesa nell’impugnazione della revoca regionale delle autorizzazioni al MUOS, con due ricorsi presentati al TAR di Palermo. Secondo Palazzotto, in nessun accordo tra Italia e Stati Uniti, in nessun documento relativo al sistema satellitare e al suo utilizzo, vi è minimamente traccia di un possibile uso del MUOS da parte delle forze armate italiane, trattandosi di un sistema ad uso esclusivo della marina militare Usa. "Mai il parlamento italiano è stato investito della questione, e quindi ci chiediamo quale possa essere quest’interesse strategico nazionale per il quale non c’è mai stato un passaggio parlamentare. Strategico per chi e per cosa? Strategico per la difesa nazionale di un paese il cui parlamento ne è totalmente all’oscuro? È una bugia che serve a giustificare il fatto che il ministero della Difesa si sia fatto carico dell’impugnazione della revoca e della richiesta di risarcimento di 50000 dollari al giorno alla Regione siciliana e al comune di Niscemi, pur non avendo la legittimazione giuridica per farlo".

- Cresce la base Muos fra ipocrisie siciliane e ricatti romani di Antonio Mazzeo (I Siciliani, Maggio 2013)

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23 maggio 2013
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