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Il Muos rimane a Niscemi, dicono gli americani...

L'ambasciata Usa in Italia chiarisce: "Il sistema satellitare non sarà trasferito altrove"

30 luglio 2015

Lo scorso febbraio i giudici del Tar di Palermo hanno accolto il ricorso presentato dal Comune di Niscemi (Caltanissetta) contro la realizzazione del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari in fase di realizzazione in Sicilia.
Secondo i giudici il sistema sarebbe pericoloso per la salute dei cittadini e i lavori per la sua costruzione sostanzialmente abusivi, quindi, stop ai lavori con buona pace degli americani che non hanno mai ascoltato le ragioni contrarie ai loro affari militari e quando lo hanno fatto lo hanno sempre fatto ipocritamente, senza mai veramente ascoltare la voce della popolazione.
Gli americani però hanno tirato dritto per la loro strada. Ancora a marzo, infatti, i lavori per la realizzazione del Muos continuavano senza sosta, indifferenti riguardo la decisione del Tribunale amministrativo.
Non solo, anche dall’Italia, sempre nel mese di marzo, un colpo contro i niscemesi lo ha sferrato il ministero della Difesa che, tramite l’avvocatura dello Stato, ha presentato ricorso contro la sentenza del Tar che ha dichiarato il Muos abusivo.

In questi giorni l'ambasciata degli Stati Uniti in Italia è tornata a parlare del sistema satellitare della discordia.
"Con riferimento ad alcuni articoli di stampa apparsi di recente relativi all'installazione di Niscemi, si precisa che il governo statunitense non intende trasferire altrove tale sito di comunicazione satellitare". Il riferimento ad un articolo di stampa che diceva: "in caso di un no definitivo, Washington punterà su tre opzioni: Tunisia innanzi tutto, poi Grecia o Spagna".
L'ambasciata Usa ha inoltre precisato: "Data l'importanza del Muos per la sicurezza dei nostri paesi abbiamo fiducia che il contenzioso sul processo di concessione dei permessi sia risolto al più presto. Ci auguriamo che il Muos di Niscemi sia operativo tra qualche mese, al termine dei collaudi e del lancio del quarto satellite".

La notizia era stata rilanciata anche dal quotidiano Al Arab, autorevole giornale panarabo pubblicato a Londra, che ha parlato per primo della possibile apertura di una base militare statunitense in Tunisia e precisamente a Haouaria grazie ad un accordo tra la presidenza della repubblica tunisina e le autorità americane. Haouaria si trova sulla stessa latitudine di Niscemi. Poi è arrivata la smentita ufficiale da parte della presidenza della Repubblica: "Il principio della Tunisia dopo l’indipendenza è quello di rifiutare l’installazione di basi straniere sul nostro territorio".
Insomma, gli americani non intendono sloggiare da Niscemi e, dicono, il Muos resta in contrada Ulmo dove le autorità militari stanno accelerando al massimo perché i tempi della sua operatività siano rispettati.

- La decisione del Tar sul Muos tra vincitori e vinti (Guidasicilia.it, 16/02/15)

- Gli USA non hanno capito che il Muos è abusivo (Guidasicilia.it, 05/03/15)

- E c'è chi vuole il Muos a tutti i costi (Guidasicilia.it, 21/03/15)

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30 luglio 2015
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