Il Natale al tempo della crisi ...
A Palermo, mentre Prada inaugura il suo primo negozio in Sicilia, la gente guarda le vetrine ma non compra
Prada inaugura oggi il suo primo negozio in Sicilia, a Palermo, all'interno di uno storico palazzo ottocentesco in via della Libertà, adiacente all'imponente teatro Politeama. Un'apertura che - si legge nel comunicato stampa del celebre marchio - "si inquadra nella strategia di espansione del canale retail, ed è particolarmente significativa in quanto la Sicilia ha una profonda, antica e consolidata tradizione di sofisticata eleganza...".
Un bel negozio, una bella boutique di lusso, non c'è che dire, e che può facilmente accendere una facile riflessione, ossia: in questi periodi di "crisi nera" si sente l'esigenza di un negozio del genere? E ancora, ma chi andrà, a Palermo, a fare acquisti in questo lussuoso negozio?
Le risposte sono veramente semplici perché pensiamo che, sì, evidentemente esiste chi sente l'esigenza che ci sia un negozio del genere e, sì, un tale negozio avrà degli acquirenti, per l'appunto quelli che sentivano l'esigenza che Prada aprisse un suo punto a Palermo. E' vero, oggi la crisi è di tutti, ma qualcuno, diciamo, la maggior parte, è stato molto più colpito. Quei più che stanno quasi per dimenticare cos'è, ad esempio, lo shopping di Natale...
Insomma, lasciando stare Prada, la paura di ritrovarsi con il portafoglio vuoto non fa... sconti, così il capoluogo siciliano, a dieci giorni esatti dal 25 dicembre appare come una città dove, luminarie a parte, non si nota certo una particolare propensione all’acquisto. Con buona pace dei commercianti, che provano a incentivare i clienti scontando la merce e anticipando così (per i fedelissimi e non solo) il via dei saldi invernali previsto per i primi di gennaio. Girando per le principali vie dello shopping di Palermo emerge subito un dato: di gente che compra o che abbia sacchetti in mano ne gira pochissima. In alcune zone, ad esempio tra via Sciuti e via Notarbartolo, negozi vuoti e commessi con le braccia incrociate.
I settori maggiormente colpiti dalla crisi appaiono quelli dell’abbigliamento (per uomo o per donna non fa differenza) e delle calzature. Chi deve fare questo tipo di acquisti o regali aspetta ormai gli sconti "ufficiali".
Non dispera chi vende generi alimentari e, indovinate?, quelli che vendono articoli di marche prestigiose. "Abbiamo riaperto da poco ma possiamo dire che stiamo lavorando, evidentemente ai clienti mancavamo", dicono al negozio 'Tod’s' di via Libertà, proprio mentre un ragazzo decide di acquistare un paio di scarpe da 285 euro: "Almeno a Natale…", si lascia scappare. Comunque, in netta maggioranza chi sta in giro lo fa "per farsi un’idea", e quindi al momento i portafogli rimangono ben conservati.
"Rispetto agli altri anni nessuno fa regali. La gente non ha soldi e ha anche paura di spendere", è il pensiero di diversi commercianti di via Ruggero Settimo, a pochi metri da Piazza Politeama, il "salotto" di Palermo, proprio il luogo dove oggi Prada inaugura il suo nuovo negozio. I più ottimisti, aspettano la "ressa" a partire dalla prossima settimana: "Il palermitano si catapulta nei negozi negli ultimi due giorni", sostiene la commessa di un negozio di ottica. E i "pensierini"? Nel cuore del capoluogo per il momento non vanno a ruba: "Siamo qui di passaggio e perché siamo attratte da luci e colori - dicono alcune signore di mezz’età - In tv possono dire ciò che vogliono, ma noi non compriamo". Una depressione dei consumi dalla quale sembrano salvarsi per il momento due settori: la cultura e la musica. Il "Mondadori Center" di via Ruggero Settimo è sempre pieno, con gente di ogni età che si aggira a caccia del libro giusto; situazione analoga alle casse della Feltrinelli di via Cavour, dove è possibile acquistare oltre ai libri anche cd e strumenti musicali, per tirarsi su di morale.
[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno - Italpress]