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Il nodo stretto dell'immigrazione

Sulla gestione dell'immigrazione clandestina tutti contro il ministro dell'Interno, ma è la legge Bossi-Fini che non funziona

16 marzo 2006

AGGIORNAMENTO
Il ministro Pisanu non è indagato

I pm di Roma non intendono procedere nei confronti del ministro dell'Interno Beppe Pisanu che era stato iscritto nel registro degli indagati dal Collegio per i reati ministeriali del tribunale di Roma a seguito dell'esposto presentato da 31 parlamentari del centrosinistra sugli sbarchi di immigrati clandestini a Lampedusa del settembre-ottobre 2004 e del marzo 2005. L'iscrizione risaliva allo scorso ottobre e lo aveva riferito l'avvocato romano Pasquale Vilardo, nominato difensore dagli autori dell'esposto, che era stato convocato martedì prossimo dal pm che si occupa del caso.

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Nell'ormai celebre primo incontro tra Prodi e Berlusconi, uno dei punti che il centrodestra ha segnato a favore del proprio leader è quello che ha riguardato la risposta data al proprio contendente sulla questione immigrazione. Costretti dall'inesorabilità del tempo, Prodi per dimostrare l'inadeguatezza della legge che regolamenta l'immigrazione, la legge Bossi-Fini per intenderci, ha palesato il fatto più vicino, ossia le lunghe ed estenuanti file che migliaia di immigrati hanno dovuto affrontare nei giorni scorsi per regolamentare la propria posizione in Italia. Berlusconi, vergando continuamente linee e scarabocchi sul foglio che aveva davanti, ha ribadito l'assoggettamento sofferto dal Professore a dire il falso e a ribaltare la realtà, per il Cavaliere, infatti, di lunghe code ce ne sono state pochissime e per lo più davanti agli uffici postali di qualche grande città. Insomma il meccanismo pensato e messo in atto dal governo ha funzionato benissimo, e proprio la legge sull'immigrazione è una di quelle leggi che la coalizione di centrodestra può utilizzare come carta d'identità, un provvedimento, insomma, di cui andare fieri.

Parole che sembrano non rispondere al vero se si guarda alla polemica scoppiata nuovamente tra la Lega e il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu sull'immigrazione, e proprio in occasione delle lunghe file alle poste per presentare le domande di assunzione di lavoratori extracomunitari.
L'altro ieri il ministro della Giustizia leghista Roberto Castelli aveva attaccato il collega del Viminale Beppe Pisanu: ''In fila davanti agli uffici postali - aveva accusato il Guardasigilli - c'erano anche molti clandestini''.
''Sono in attesa della risposta'', ha ribadito ieri il ministro della Giustizia. ''Era del tutto ovvio'', ha aggiunto, che tra gli immigrati in coda ''la stragrande maggioranza erano clandestini''. ''Sono ancora una persona ingenua - ha proseguito il ministro della Giustizia -. Mi hanno insegnato che le leggi vanno rispettate. Alla tenera età di 60 anni sono ancora convinto che se si fa una legge poi bisogna anche farla rispettare. Invece sembra che le persone più sofisticate pensino che si possano anche scrivere le leggi e poi non farle rispettare''''Si è fatto finta di niente e si è preferito chiudere un occhio'', ha insistito Castelli, ma ''noi non siamo d'accordo con con questa politica. Se in quelle code ci fossero stati italiani - ha aggiunto il ministro leghista - non gliene sarebbe importato niente a nessuno. Siccome erano stranieri è scattata la Croce rossa...''.
''La colpa è di chi doveva far rispettare la legge e non lo ha fatto: le forze dell'ordine e quindi il ministro Pisanu. Io non voglio far polemica con Pisanu, - ha tuonato il ministro della Giustizia - ma le persone in fila erano patentemente clandestini, e nessuno li ha controllati. Aspetto ancora una risposta da Pisanu. Anche se c'è poco da rispondere'', ha detto infine Castelli.

Ad appoggiare pienamente Castelli il ministro del Welfare Roberto Maroni: ''Il ministero degli Interni - ha sottolineato l'esponente leghista - ha l'obbligo di procedere con le espulsioni'' degli extracomunitari presenti in Italia clandestinamente che l'altro ieri hanno presentato la domanda per il permesso di soggiorno. ''Strumentali'', invece, secondo Maroni, le polemiche sollevate dal centrosinistra per l'inciviltà delle code, e che hanno definito ''disumana'' e ''da abolire'' la legge Bossi-Fini . ''Il vero scandalo - ha tagliato corto il ministro - è che siano stati indotte a mettersi in fila persone che non hanno alcuna speranza di vedere accolta la loro domanda. E' stata una messa in scena fatta ad arte da alcune associazioni per ottenere ciò che non è possibile ottenere, cioè una nuova sanatoria''. Il ministro della Lega ha poi ribadito: ''In queste ore mi hanno 'girato' una mail dove si diceva di approfittare delle code per promuovere una manifestazione elettorale. C'era anche scritto: 'Vogliamo mandare un segnale netto che certi ministri o ex ministri devono tornare a casa loro? Fate girare questa mail e organizziamoci'. Io dico che chi li ha fatti mettere in fila è responsabile di un grande inganno''. ''Spero almeno - ha concluso Maroni - che la presentazione di queste domande consenta al ministero degli Interni di procedere con le espulsioni previste dalla legge Bossi-Fini. Questo sarà alla fine il risultato, se c'è la notizia di un reato non vedo come si possa fare finta di non vederlo. Se si tratta di irregolari devono essere espulsi, questo dice la legge''.

E se da un lato il titolare del Viminale viene incalzato e accusato dai suoi colleghi di coalizione, da un altro lato il Giuseppe Pisanuministro Pisanu si è scoperto iscritto nel registro degli indagati per gli sbarchi di clandestini del 2004-2005.
Il Collegio per i reati ministeriali del tribunale di Roma ha infatti iscritto nel registro degli indagati il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, a seguito dell'esposto presentato da Elettra Deiana (prima firmataria) assieme ad altre 29 persone, tra cui alcuni deputati e senatori del centrosinistra, sugli sbarchi di immigrati clandestini a Lampedusa del settembre-ottobre 2004 e del marzo 2005. L'iscrizione risalirebbe allo scorso ottobre.
A riferirlo è stato l'avvocato romano Pasquale Vilardo, nominato difensore dagli autori dell'esposto, che è stato convocato martedì prossimo dal pm che si occupa del caso.
Pisanu è indagato per omissione di atti d'ufficio (ex articolo 328 c.P.). ''La notizia è molto rilevante - afferma Vialrdo - perché nessuno ha denunciato Pisanu. La denuncia è contro ignoti, vuol dire che c'è una attività autonoma di indagine della magistratura''. Secondo l'avvocato, l'iscrizione di Pisanu nel registro degli indagati ''non era un atto dovuto''. L'esposto sostanzialmente denuncia l'irregolare respingimento in Libia di buona parte degli immigrati arrivati a Lampedusa in quei mesi, anche attraverso l'esclusione dalle attività di controllo della legalità delle associazioni che difendono i diritti dei cittadini stranieri. La gestione dell'emergenza da parte del ministero dell'Interno, scrivono i denuncianti, ''ha portato a un complesso di pratiche illegali e a-legali che hanno avuto come conseguenza l'effetto di determinare illecitamente la privazione della libertà personale di alcune migliaia di persone''.

- ''La mia lunga notte davanti alle Poste'' di Sandro Veronesi (Corriere.it)

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16 marzo 2006
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