Il nuovo Piano regionale dei trasporti … e il sogno di viaggiare meglio in Sicilia
I trasporti pubblici potrebbero diventare più veloci e confortevoli in tutta l'Isola.
La Regione cerca di colmare un enorme ritardo nella pianificazione di strade e ferrovie con un "Piano direttore del sistema di trasporto e mobilità in Sicilia", con il beneplacito del ministero delle Infrastrutture.
In realtà quello presentato qualche tempo fa ad un tavolo tecnico-scientifico non è ancora il piano dei trasporti ma un primo strumento di programmazione degli interventi strutturali nel settore, che recepisce gli indirizzi di politica dei trasporti delineati al livello nazionale e comunitario.
L'obiettivo dello studio è di fotografare la situazione attuale per accorciare le distanze, utilizzando tutti gli interventi individuati e finanziati fino ad ora.
Si punta sui sistemi stradale, portuale, aeroportuale e ferroviario, tenendo conto che le infrastrutture esistenti a servizio del traffico di interesse regionale sono insufficienti.
Le strade per esempio.
Mentre il traffico stradale si concentra principalmente lungo le autostrade e nei tratti delle strade statali più vicini alle tre aree metropolitane di Palermo, Messina e Catania, le zone del Ragusano, del Siracusano, delle Madonie e della provincia agrigentina più interna sono collegate in modo pessimo.
Sempre meglio, comunque, rispetto alle linee ferroviarie, se è vero che l'83% predilige il trasporto su strada rispetto a quello ferroviario o marittimo.
Gli interventi sulla rete stradale potenzieranno e adegueranno le strade trasversali di connessione dei principali centri fra loro e con l'entroterra, mettendo in comunicazione i versanti tirrenico e ionico.
Per esempio, la nord-sud Santo Stefano di Camastra-Gela, la Palermo-Agrigento, la Gela-Agrigento-Castelvetrano-Mazara del Vallo.
Anche il piano di trasporto pubblico locale sarà rivoluzionato, coinvolgendo Province e Comuni nella programmazione e varando l'aggiudicazione dei servizi con bandi di gara, per evitare monopoli e introdurre la concorrenza.
Previsti anche interventi per potenziare le infrastrutture portuali e i nodi di interscambio, elevandone qualità, efficienza e sicurezza.
Vedremo, se il sogno diventerà realtà.