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Il nuovo piano regolatore del porto di Palermo

Dopo più di mezzo secolo approvato il nuovo piano regolatore che dovrebbe far crescere (in positivo) la città

29 novembre 2011

Dopo 57 anni Palermo avrà un nuovo Piano regolatore del porto quello vigente risale al 1954. Il Prp è stato approvato la scorsa settimana dal Consiglio comunale di Palermo che ha votato l'intesa sul progetto presentato dall'Autorità portuale nel luglio del 2008.
Il progetto prevede il potenziamento del porto commerciale, la razionalizzazione delle aree funzionali e degli edifici di servizio, l'individuazione di soluzioni per rispondere all'incremento del traffico crocieristico, l'integrazione degli spazi urbano-portuali con la città e la realizzazione di nuovi innesti città-porto anche attraverso la liberazione del fronte su via Crispi per consentire una maggiore relazione, anche visiva, tra la città e il mare, oltre alla possibilità di attivare opere per quasi mezzo miliardo di euro.

Per il presidente dell'Autorità portuale, Nino Bevilacqua: "finalmente potremo avviare la pianificazione. Il Prp proseguirà il suo iter e verrà sottoposto ad altri passaggi tecnici che, indubbiamente, saranno più veloci. Solo così potremo recuperare tempo e, in modo responsabile, proseguire secondo il piano di riqualificazione, riconnettendo l'area portuale al resto della città e riducendo le barriere murarie esistenti, nel fondamentale processo di rilancio del porto e di rigenerazione della qualità e delle economie del waterfront urbano. In ballo c'è anche il futuro della città".
L'Autorità portuale ha atteso oltre tre anni la condivisione del Prp da parte del Consiglio comunale, ovvero uno dei passi procedurali previsti dalla legge 84/94, a cui farà seguito l'adozione da parte del comitato portuale, la definizione della procedura Vas in corso, il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e l'approvazione della Regione. "Il Prp è un atto fondamentale del mio mandato da presidente dell'Autorità portuale - ha aggiunto Bevilacqua - Fin dal primo giorno del mio insediamento l'obiettivo è stato quello di riorganizzare le funzioni portuali che investono lo sviluppo commerciale, industriale, crocieristico e turistico. Abbiamo puntato al riassetto dell'area portuale e alla creazione di un rapporto con la città, da tempo interrotto, tenendo conto della storia del porto".

Soddisfazione anche da Ance Palermo. "Ciò che è importante adesso - ha detto il presidente di Ance Palermo Giuseppe Di Giovanna - è che si arrivi all'approvazione definitiva dello strumento urbanistico da parte dell'Autorità portuale prima e del ministero competente poi, in modo da dare il via alle opere che metteranno in moto un giro d'affari di alcune centinaia di milioni di euro e daranno a molte imprese locali la possibilità di tornare a lavorare".

Il sindaco, Diego Cammarata, ha parlato dell'approvazione del piano come di "un grandissimo risultato, che abbiamo perseguito, in questi anni, con caparbietà ed attenzione. Con il piano, infatti, non solo l'Autorità portuale avrà la possibilità di intervenire per il rilancio del porto ma alla stessa Autorità si assicura anche la giurisdizione su un'area che è strategica per lo sviluppo turistico della città".
Per il gruppo consiliare di Italia dei Valori al Comune di Palermo: "Con il voto in merito al Piano regolatore del Porto, il consiglio comunale ha dimostrato, grazie ad una continua funzione di controllo e stimolo del gruppo consiliare di Italia dei Valori, attenzione e interesse ai veri problemi di Palermo, che finalmente adesso può valorizzare l’area del fronte-mare, fino ad oggi sottoutilizzata". "Idv, ha votato responsabilmente, dopo aver verificato che i punti del Piano che non erano condivisi, e su cui si potevano consumare oscure manovre a danno della città, le cosiddette 'aree bersaglio', fossero stati stralciati. Essere forza di opposizione significa anche, in un contesto di totale disfacimento della maggioranza e con un sindaco preoccupato soltanto dei suoi destini personali, contribuire a migliorare quei provvedimenti davvero utili alla città".

[Informazioni tratte da Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno, Ansa]

 

 

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29 novembre 2011
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