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Il nuovo piano rifiuti siciliano

Raffaele Lombardo annuncia: "La differenziata dovrà raggiungere livelli europei"

17 luglio 2012

Raffaele Lombardo ha presentato ieri le procedure per la costituzione delle società di gestione integrata dei rifiuti ai sindaci delle province di Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa. "Il piano dei rifiuti prevede che la nostra diventi una Regione virtuosa e moderna". Ha spiegato il governatore. "Abbiamo la percentuale più bassa d'Italia di differenziata - ha detto - e abbiamo un debito accumulato nel passato di circa un miliardo di euro. Oggi si realizzano ambito e sub ambiti che non vengono governati da consigli di amministrazione ma vengono governati da tre sindaci che non percepiscono alcuna indennità ma che possono direttamente controllare come funziona il sistema. Ci sarà la differenziata - ha osservato il presidente della Regione Siciliana - che dovrà raggiungere le stesse percentuali che l'Europa ci impone, oltre il 60%".

Lombardo ha ricordato che "sono stati già finanziati altri 8 impianti di compostaggio, con la differenziata la frazione necessaria e utile andrà al compostaggio le altri frazioni saranno differenziate alla fonte che sono il vetro piuttosto che l'alluminio. Con il compostaggio non dovranno lavorare più in un arco di tempo definito le discariche. Il 'compost' - ha spiegato ancora il governatore - è una risorsa e i rifiuti diventeranno così solo una minima parte. Si farà poi una grande gara per la riscossione. Ci vorrà una società specializzata che farà la riscossione di una tariffa che con questo sistema del compostaggio, costerà circa il 50% in meno e quando si sarà attribuita la riscossione ad un grande gruppo, questo gruppo dovrà anticiparci un miliardo di euro che noi dobbiamo ai nostri creditori".
"Entro il prossimo 6 agosto - ha aggiunto - i Comuni dovranno approvare lo Statuto tipo, se non lo fanno interviene la Regione sostitutivamente e lo approva con un proprio commissario in maniera tale che il 6 agosto stesso scattano i 45 giorni che portano all'insediamento di 3 sindaci per ogni ambito".

"Questa nuova riforma dei rifiuti mi è costata carissima" ha concluso infine il governatore, "perché ha fatto saltate il sistema dei termovalorizzatori che sarebbe costato un'ira di Dio ai siciliani". "Il sistema dei termovalorizzatori - ha aggiunto - avrebbe prodotto agli speculatori da 4 miliardi di investimento un utile, in 20 anni, che superava i 60 miliardi di euro, avrebbe fatto circolare i rifiuti avanti e indietro per tutta la Sicilia e ciò certamente non avrebbe giovato alla salute".

M5S: Nuovo Piano Rifiuti Sicilia, ennesimo specchietto per le allodole - Il Movimento 5 Stelle Sicilia esprime le proprie perplessità in merito al Piano Rifiuti Sicilia appena approvato ed alla dichiarazione di Cracolici che recita: "Qualcuno ancora si chiede perché il PD ha sostenuto il governo tecnico in Sicilia? L’approvazione del Piano regionale dei rifiuti è un passaggio che, da solo, giustifica questa esperienza: abbiamo messo fine al più grande affare del secolo, quello dei Termovalorizzatori, e da oggi nessuno potrà più pensare di trasformare i rifiuti in un business. [...]".
Queste parole sembrano omettere diversi aspetti di questo piano, che è di fondamentale importanza, in quanto influenzerà la qualità della vita di noi siciliani.

Giorgio Ciaccio, consulente ambientale ed attivista del Movimento 5 Stelle di Palermo, dichiara: "Sicuramente è apprezzabile tutto il lavoro, nel quale si evince l’impegno verso Zero Waste del Dott. Enzo Vittorio Favoino, riguardante il recupero delle materie riciclabili, l'attivazione di campagne informative e soprattutto l'introduzione del recupero spinto della frazione organica come risorsa unica, in modo da dare un significativo segnale della gestione corretta dei rifiuti. Ma non posso accettare i gravi punti del piano e le sue mancanze. In particolare mi riferisco a tutte quelle modalità di trattamento termico dei rifiuti, contemplati nel piano, come l'incenerimento, la gassificazione, la pirolisi, arco-plasma e soprattutto la combustione di CSS nei cementifici e cosa molto grave, è la mancanza di una corretta gestione dei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un piano per la gestione dei rifiuti che dovrebbe gettare le basi per il miglioramento dell'utilizzo delle risorse non può mettere mai in secondo piano, o meglio perdere di vista, la salute umana, oltre a fare gli interessi economici di pochi."
Per questi motivi il Movimento 5 Stelle, che si impegna a monitorare gli sviluppi di questa situazione, si sta già adoperando per proporre le opportune modifiche a questo neo piano, partendo da dei punti cardine: salute dei cittadini, sostenibilità ambientale, valorizzazione delle risorse, riduzione a monte ed informazione.

[Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno, MoVimento Cinque Stelle Sicilia]

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17 luglio 2012
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