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Il nuovo presidente di Confindustria Sicilia

Antonello Montante, delegato dell'associazione degli industriali per i rapporti con le istituzioni preposte al controllo del territorio, succede a Ivan Lo Bello

02 aprile 2012

Antonello Montante è il nuovo presidente di Confindustria in Sicilia. Succede a Ivan Lo Bello. Montante attualmente ricopre la carica di delegato di Confindustria per i rapporti con le istituzioni preposte al controllo del territorio.
Montante è stato eletto all'unanimità dai 41 componenti della giunta regionale degli industriali, riunita a Palermo. Assieme a Ivan Lo Bello, che ha guidato l'associazione regionale per due mandati più una proroga di sei mesi, Montante, a capo degli industriali di Caltanissetta, è stato tra i protagonisti della svolta antiracket di Confindustria, insieme hanno ideato il Codice etico di Confindustria.

Il neo presidente della Confindustria regionale, guida la Msa, Mediterr Shock Absorbers, azienda che si occupa di progettazione e produzione di ammortizzatori per veicoli industriali e ferroviari, e della Cicli Montante, fondata negli anni Venti dal nonno Calogero. È stato vicepresidente vicario di Confindustria Sicilia e delegato per la legalità del presidente uscente di via dell'Astronomia, Emma Marcegaglia. Ha proposto, con successo, l'introduzione del rating antimafia per le imprese ed è sua la recente iniziativa per assegnare un codice etico anche alla politica. Quarantotto anni, sposato, ha due figlie di 29 e 22 anni, Alessandra e Chiara, che vivono rispettivamente a Londra e a Milano.
"Sarà una presidenza sulla linea della continuità con la presidenza di Ivan Lo Bello, con cui abbiamo condiviso tutti i progetti. Dopo la legalità il secondo step è lo sviluppo" ha detto il nuovo presidente di Confindustria Sicilia. "Occorre attrarre investimenti e rendere la Sicilia attrattiva - ha aggiunto -, sfruttando il Mediterraneo, attraverso un piano industriale che punti su turismo, energie rinnovabili e infrastrutture". "Siamo incagliati nella crisi più profonda - ha concluso Montante - dal 29 in poi dobbiamo sederci intorno a un tavolo e fare una cabina di regia con le parti sociali per affrontarla".
Rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sulla vicenda giudiziaria che riguarda il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, Montante ha detto: "Bisogna varare un codice etico per tutti i partiti, questa è la mia proposta", ma "preferisco non entrare nel merito e nei particolari della vicenda che riguarda il governatore Raffaele Lombardo, che conosco soltanto da qualche articolo di giornale".

L'assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, commenta positivamente il rinnovo dei vertici della Confinfustria siciliana e l'elezione di Montante alla presidenza. "Una elezione nel segno della continuità, quella di Antonello Montante alla guida di Confindustria Sicilia. L'associazione degli industriali siciliani, da otto anni a questa parte, con Ivan Lo Bello e lo stesso Antonello Montante, è diventata un modello anche a livello nazionale avviando una stagione di cambiamenti epocali, una vera e propria rivoluzione culturale per gli imprenditori isolani". "Sono passati circa 8 anni da quando a Caltanissetta - aggiunge Venturi - l'associazione degli industriale nissena per prima avviò un cammino nel segno della legalità, decidendo di denunciare chi non rispetta le regole, espellendo da Confindustria chi favorisce o diventa strumento della mafia, scegliendo di applicare un codice etico che dice no alla mafia senza se e senza ma, espellendo quelle aziende che non si allineano. Artefici di quella rivoluzione, poi estesa a livello regionale, Ivan Lo Bello e Montante, assieme ad altri valorosi imprenditori". "Non si torna indietro. Abbiamo fatto passi da gigante ma - ha concluso Venturi - è ancora tanto il lavoro da fare per debellare l'ingerenza della criminalità organizzata, favorendo così la crescita e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale siciliano. Montante, cui voglio rivolgere un sincero augurio di buon lavoro, proseguirà con determinazione e forte abnegazione il percorso intrapreso contando anche sulle sinergie con la Confindustria nazionale e le nuove iniziative, come ad esempio il rating antimafia per le imprese".

[Informazioni tratte da ANSA, AGI, Adnkronos/Ign, GdS.it]

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02 aprile 2012
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