Il Palermo contro l'Espanyol avrebbe meritato la vittoria, ma rimane la prima squadra del girone con 5 punti
ESPANYOL - PALERMO 1-1
Espanyol Barcellona (4-2-3-1): Gorka Iraizoz 5.5, Zabaleta 6, Moises 5.5, Jarque 5, D. Garcia 6, Costa 5.5, De La Pena 6, Armando Sà 6.5 (32’ Fredson sv), Luis Garcia 5.5, Jofre 6 (16’ st Coro sv), Soriano 5 (16’ st Tamudo 6). (13 Kameni, Morales, Domi, 27 Robuste Colomer. All.: Lotina 5.
Palermo (4-4-2): Guardalben 6, Zaccardo 5.5, Rinaudo 5.5, Barzagli 6.5 (42’ st M. Ferri sv), Accardi 5.5, M. Gonzalez 6.5, Codrea 7, Barone 6, Bonanni 6 (16’ st Grosso sv), Brienza 6, Makinwa 5 (29’ st Caracciolo sv). (1 Santoni, 5 Corini, 21 Biava, 25 Conteh). All.: Del Neri 6.
Arbitro: Messner (Austria) 6.
Reti: nel pt 45’ M. Gonzalez; nel st 47’ Moises.
Note: angoli: 9-4 per l’Espanyol Barcellona. Recupero: 1’ e 4’. Espulso: nel st 49’ Codrea per doppia ammonizione. Ammoniti: Zaccardo per gioco falloso; Barone per proteste; Coro e Codrea per gioco scorretto; Brienza per fallo di reazione. Spettatori: 15.000
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Un vero peccato. Avanti con merito dal 45' del primo tempo grazie ad un gol dell'argentino Gonzalez, il Palermo ha vanificato tutto nei minuti di recupero facendosi rimontare dall'Espanyol (rete di testa di Moises) e tornando a casa con un punto dalla trasferta in terra catalana. Un punto sul quale in molti avrebbero firmato in anticipo ma che per quanto visto all'Olimpico di Montjuic lascia l'amaro in bocca alla squadra di Del Neri che avrebbe certamente meritato la vittoria.
L'unica nota positiva rimane comunque, a parte la buona prestazione (peccato per l'espulsione nel finale concitato di Codrea), la prima posizione del girone con 5 punti. Questo risultato non farà scoppiare la pace tra la squadra e il presidente Zamparini ma comunque contribuirà a riportare un po' di sereno.
L'avvio di gara sembra in salita per i rosanero che soffrono il centrocampo catalano con De La Pena ispirato sia in fase di interdizione che nella costruzione del gioco. Ma è solo un'illusione quella che l'Espanyol regala ai propri sostenitori perché il Palermo riesce piano piano a prendere il controllo del gioco e ad imporlo.
Sono soprattutto Bonanni e Gonzalez, ben supportati da Barone e soprattutto Codrea, a dare fastidio sulle rispettive fasce mentre Makinwa e Brienza dimostrano di avere un buon feeling e si cercano spesso. Guardalben non è praticamente mai impegnato per tutto il primo tempo (a parte un'uscita non perfetta che si ripete in maniera più grave nella ripresa) mentre Iraizoz capisce subito che per lui ci sarà da lavorare.
Il portiere dell'Espanyol ingaggia una sorta di sfida nella sfida con l'argentino Gonzalez che dalla destra cerca spesso la conclusione a rete. In particolare al 41' quando il portiere si oppone ad un suo diagonale calciato forte. E' però il preludio al gol rosanero che arriva al 45' proprio con l'argentino che riceve dalla sinistra un cross millimetrico di Codrea ed al volo supera il portiere di casa mandando in visibilio il nutrito gruppo di supporter rosanero arrivati con ogni mezzo e tanti striscioni fino alle ''ramblas'' per seguire la propria squadra del cuore.
Nella ripresa, come era lecito attendersi, la squadra di Lotina cerca di arrivare al pari ma non trova gli spazi giusti: Jonathan Soriano prova in un paio di circostanze di testa, De la Pena tenta dalla distanza, Guardalben esce male ma Rinaudo salva in extremis al 25' dopo che lo stesso difensore qualche minuto prima aveva mancato la deviazione sotto porta sugli sviluppi di un corner.
Il tecnico catalano tenta il tutto per tutto: dentro Coro, Tamudo e poco dopo Fredson; Del Neri risponde con Grosso per Bonanni e Caracciolo per Makinwa e nel finale Ferri sostituisce Barzagli ma una punizione pennellata da De La Pena al 46' trova Moises solo in mezzo all'area a colpire di testa e battere imparabilmente Guardalben per quella che si è trasformata in una beffa.
Fonte: La Sicilia