Il Partito democratico in Sicilia...
Primi verdetti per le leadership provinciali del Pd, tra caos e polemiche
Si sono conclusi ieri in Sicilia i primi congressi provinciali e di circolo del Partito democratico. Com'era nelle previsioni, a Palermo il "renziano" Carmelo Miceli ha sconfitto Antonio Rubino rappresentante dell'area di Gianni Cuperlo e sostenuto dal deputato regionale Antonello Cracolici del quale da sempre è un fedelissimo.
A Catania è caos! I due candidati alla segreteria del Partito hanno fatto un passo indietro sospendendo i giochi. Le frizioni nazionali all'interno del Pd avevano avuto un crescendo alle pendici dell'Etna con accuse reciproche sul voto. Nella notte, a conclusione di una riunione, i due candidati alla segreteria provinciale Jacopo Torrisi e Mauro Mangano hanno deciso di comune accordo di ritirare le candidature. Così il coordinatore della Commissione provinciale per il Congresso Catania, Tuccio Alessandro ha sospeso a tutti i livelli le procedure. La soluzione potrebbe passare dalla costituzione di una commissione che valuterà come operare in vista del congresso nazionale del Pd, della quale faranno parte anche Torrisi e Mangano.
Il dato più rilevante riguarda invece Enna dove ha stravinto Vladimiro Crisafulli: è lui, forte dell'86,10% delle preferenze, il nuovo segretario provinciale. Ma è un risultato che si trascina una pesante polemica con i renziani. Dalle assise della Leopolda a Firenze, infatti, sono arrivate ieri pesantissime critiche.
Palermitano, autore del programma tv "Il testimone" su Mtv e di un film sulla mafia che a breve sarà nelle sale e che ha anche interpretato, Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, ieri ha infiammato la platea della Leopolda con un intervento di forte critica nei confronti dell'elezione di Rosy Bindi all'Antimafia e contro la candidatura di Mirello Crisafulli a segretario del Pd di Enna. "Sarò retorico - ha attaccato - ma come minchia fa il Pd ad avere uno come Crisafulli? Il partito di Pio La Torre". Ed è stata quasi standing ovation.
"Nel 2013 - ha detto Pif - Rosy Bindi si candida alle elezioni in Calabria e ammette di non sapere nulla di mafia. Qualche giorno fa sapete chi è stato eletto presidente della Commissione Antimafia". Pif ha ricordato che dopo gli omicidi Dalla Chiesa e Falcone la mafia ha fatto sparire tutti i documenti delle loro indagini, così come l'agenda rossa di Paolo Borsellino. "È evidente - ha detto Pif - che la mafia è riuscita a tenere in pugno questo Paese perché è efficiente, competente e meritocratica. Riina, quando doveva fare un omicidio non mandava uno che tre giorni prima diceva: 'di armi non ne so nulla'". Questo passaggio del suo intervento ha provocato un forte applauso. "Riina - ha provocato Pif - non mandava un killer dicendo 'non spara da un po' e 'da qualche parte lo dobbiamo mandare', sennò a quest'ora sarebbe un pacifico contadino in pensione a Corleone". "Per sconfiggere la mafia - ha attaccato - bisogna essere efficienti, competenti e meritocratici come la mafia".
L’altro passaggio è stato poi dedicato a Mirello Crisafulli, ricordando di quando Crisafulli è stato "beccato a parlare con il mafioso Raffaele Bevilacqua: mi chiedo - ha attaccato - sarò retorico ma, lo dico in siciliano, come minchia fa il Pd ad avere uno come Crisafulli, il partito di Pio La Torre? Ma cosa aspetta Epifani a cacciarlo dal partito?". La conclusione del suo intervento è stata accolta da un lungo applauso e in diversi in sala si sono anche alzati in piedi.
Tornado alle elezioni provinciali siciliane, a Siracusa il verdetto si avrà solo durante questa settimana: in lizza la consigliera Carmen Castelluccio, supportata dall'area "Dem" e dai bersaniani, e l'ex assessore Liddo Schiavo, appoggiato dai renziani. A Trapani tutto rinviato a domenica prossima. A Messina Basilio Ridolfo, sindaco di Ficarra, è riuscito a mettere d'accordo, Francantonio Genovese, Filippo Panarello e Pippo Laccoto ed è dunque il candidato unico. Situazione analoga a Caltanissetta, dove Giuseppe Gallè viaggia senza intoppi verso la riconferma da ufficializzare il 6 novembre. Nel Ragusano ballottaggio tra Giovanni Denaro e Peppe Calabrese. Ad Agrigento, infine, Giuseppe Zambito di Siculiana ha battuto nettamente Giovanna Iacono (4378 voti contro i 2866 dello sconfitto).
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]
- Mirello Crisafulli: "Prima mi chiedono sostegno e ora mi attaccano" di Accursio Sabella (LiveSicilia.it)