Il patrimono culturale mediterraneo al centro della Conferenza Ue di Palermo
Ricerca, formazione, conoscenza, patrimonio culturale e sviluppo
I temi da affrontare riguardano la ricerca, lo sviluppo delle risorse umane, la formazione, la conoscenza, il patrimonio culturale e lo sviluppo. Quest'ultimo e il tema dominante della conferenza. Infatti l'area mediterranea è caratterizzata da un patrimonio storico, culturale e ambientale di particolare rilevanza. Esso rappresenta un potenziale elemento unificante di comprensione reciproca e di efficacia nei rapporti di partenariato. Quindi è necessario ristabilire questa comune identità culturale per promuovere uno sviluppo incentrato sulla progettazione condivisa ed sul confronto scientifico riguardante il settore dei beni culturali.
Le politiche e gli strumenti finanziari di cui dispone l'Unione europea appaiono limitati rispetto alle sfide ed ai problemi da affrontare. Esiste pertanto, la necessità di proporre soluzioni innovative all'altezza dell'importanza geo-politica della regione mediterranea. A tal fine, la Conferenza vuole attirare l'attenzione delle Istituzioni Europee sulla necessità di rafforzare la dimensione "Beni Culturali" negli strumenti finanziari UE presenti e futuri, facendo riferimento alle pratiche di conservazione e manutenzione programmata dei Beni che sarà presentata alla seconda Conferenza internazionale delle regioni prevista nel capoluogo siciliano il 27 e il 28 novembre.
L' evento «è unico nel suo genere» perché i programmi finanziati dalla Ue sul tema patrimonio culturale sono pochi e non diretti alle regioni. Si cita l'esempio del programma MEDA ( lo strumento finanziario del Partenariato Euromediterraneo), con esperienze limitate a Euromed Cultural Heritage I e II per un ammontare di 47 milioni di euro rispetto da una dotazione finanziaria 5.300 milioni per il periodo 2000-2006. E' stato, inoltre, sottolineato che il patrimonio culturale è proposto come terreno comune di dialogo mediterraneo tra regioni e non come una rigida conservazione museale. Questa prospettiva è quindi finalizzata all'apertura di una prospettiva di carattere geo-politico nuova e «strategicamente interessante».