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Il patron dell'Akragas chiede scusa a tutti...

Gioacchino Sferlazza dopo la bufere della dedica all'amico mafioso: ''Se potessi tornare indietro non lo rifarei''

01 ottobre 2009

Dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni Gioacchino Sferrazza, il presidente dell'Akragas, squadra di calcio di Agrigento impegnata nel campionato di Eccellenza, si è dimesso. "Chiedo scusa alla mia famiglia, ai miei figli, alle istituzioni, ai magistrati, alla Procura e a chi lotta contro la mafia. Se potessi tornare indietro non lo rifarei" ha detto.

Intanto, il procuratore federale della Figc ha deferito Sferrazza alla Commissione Disciplinare Territoriale, presso il Comitato Regionale Sicilia. Sferrazza è stato deferito "per violazione dei doveri di lealtà, probità e correttezza in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva e per avere rilasciato dichiarazioni idonee a costituire incitamento alla violenza ovvero a costituirne apologia, rese pubblicamente agli organi di stampa". A titolo di responsabilità diretta è stata deferita anche la società. Non solo. La Società Vincenzo Mancuso & C. srl, "da anni impegnata nel sostegno allo sviluppo delle sane attività sportive della provincia", ha revocato la sponsorizzazione alla squadra "a tutela - si legge in una nota della società - della propria immagine". Dalla Mancuso & C arriva l'espresso divieto ad usare "il proprio nome, logo e marchio".

Domenica scorsa Sferlazza aveva dedicato la vittoria della sua "Akragas" a Nicola Ribisi, amico fraterno, per l'ormai ex presidente, ma boss di Palma di Montechiaro per gli inquirenti che lo hanno arrestato. E le reazioni a questa dedica non si sono fatte attendere. Prima nei confronti dell'ex patron biancoazzurro è arrivata la revoca dell'autorizzazione ad usare lo stadio Esseneto di Agrigento e poi un provvedimento di Daspo per 5 anni. Ma Sferlazza ieri durante una conferenza stampa ha spiegato di aver dedicato la vittoria non alla mafia, ma alla persona, "all'amico fraterno Nicola Ribisi". [Adnkronos]

- Un'amicizia discutibile... (Guidasicilia.it, 29/09/09)

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01 ottobre 2009
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