Il patto Fiat-Opel prevederebbe la chiusura di due fabbriche in Italia
Nel nuovo piano la chiusura di un impianto Fiat al Nord e uno al Sud
La possibile creazione di un nuovo colosso dell'auto con l'aggregazione di Fiat Chrysler ed Opel fa ancora discutere il mondo economico in Italia, Stati Uniti e Germania.
Il piano che la Fiat ha presentato lunedì scorso al governo tedesco per un'eventuale unione con la Opel prevederebbe infatti la chiusura di alcuni impianti in Europa, inclusi due in Italia, uno al Sud e uno al Nord. Lo scrive oggi il quotidiano tedesco Handelsblatt nella sua edizione online. Nessun commento da parte della Fiat, interrogata sull'argomento.
Le informazioni, scrive il giornale - che cita fonti vicine ai negoziati - sono contenute nel documento presentato dall'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne al ministro dell'Economia tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), dal titolo "Project Phoenix". Questo piano, scrive il quotidiano, è datato maggio 2009. Non si tratterebbe quindi del piano intitolato "Project Football", del mese scorso, che questa settimana era stato attribuito alla Fiat dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung e che il Lingotto aveva smentito. Il documento "Project Football", sempre secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, prevedeva la chiusura di 10 impianti in Europa, inclusi quelli di Pomigliano e Termini Imerese. L'articolo pubblicato online dall'Handelsblatt non fa i nomi dei due impianti italiani che verrebbero chiusi, ma sottolinea - sempre citando il piano - che la Fiat vuole entrare anche in Gm Sud America e Gm Sud Africa, oltre che in Gm Europa. [Corriere.it]
- Dall'Ue 46 mln di € per la Fiat di Termini Imerese (Guidasicilia.it, 30/04/09)