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Il Patto per la corruzione

Ricordate il tizio che piantò un chiodo a bordo di un aereo e lanciò un vaso di monetine all'incrocio dei Quattro Canti?

24 febbraio 2014

Avrebbe dovuto lanciare, dal balcone del municipio di Bagheria, 2800 euro in monete da 10 a 50 centesimi. Ma, sabato scorso, non è avvenuto nulla di tutto ciò.
La performance annunciata doveva essere effettuta da Gaspare Richichi, 29enne bagherese, che ama farsi chiamare Mr Richichi e definirsi artista.
Il performer si è distinto in passato per aver piantato un chiodo a bordo di un aereo (per il quale ha rischiato il carcere, ma poi è stato solo multato), per aver vuotato una cornucopia di monetine ai Quattro Canti di Palermo, per aver messo in vendita "carte" da 100 euro a 50 euro, e per essere stato imputato di estorsione in quanto direttore editoriale di una casa editrice di Marsala che avrebbe dovuto pubblicare un compromettente libro della pornostar Lea Di Leo, nel quale comparivano nomi di politici e personaggi di spicco ai quali sarebbero stati chiesti dei soldi per essere depennati dalle pagine del libro.

Sono stati parecchi i delusi, soprattutto giovani e giovanissimi, arrivati sotto il balcone del municipio nella speranza di potersi riempire le tasche di monetine.
In un comunicato stampa è stato detto che il vero lancio avverrà fra 4 settimane e al fianco di Richichi ci sarà anche il sindaco della Città, Vincenzo Lo Meo. Inoltre, è stato anche annunciato che le monete aumenteranno, da 2800 a 3600 euro. Un incremento monetario reso possibile da una donazione fatta dal gallerista bagherese Adalberto Catanzaro.
"Dopo tante polemiche - era scritto nel comunicato - adesso anche il sindaco collaborerà con Mr. Richichi e la loro collaborazione è stata sancita con un accordo firmato la sera di giorno 21 Febbraio in presenza della Galleria Pittalà Arte Contemporanea. Il "Patto per la corruzione", così è stato denominato il protocollo di intesa, prevede che il sindaco e Mr. Richichi mettano a disposizione le proprie risorse, rispettivamente istituzionali e artistiche, per la realizzazione di attività che possano condurre una riflessione collettiva sul concetto di corruzione."

Richichi sostiene: "Il denaro non serve. Ho avuto una visione, ho visto una città devastata in cui la mafia giocava con politici corrotti". Spiega, inoltre, d’avere orientato la sua ricerca "sull'utilizzo dei soldi nella nostra società in rapporto anche alla crisi economica".
Dietro l’"ideona" anche un curatore, Vincenzo Profeta, che sostiene quanto sia "divertente e geniale" l’idea di Richichi. "In un periodo come questo dove le banche tassano i nostri conti e lo Stato intacca sempre di più i nostri patrimoni privati, Richichi opera una cessione pubblica di reddito... lui è più un Unabomber dell'arte contemporanea, non è uno dei tanti serial killer dell'arte designati comodamente dal sistema che si nutre degli stessi complessi di Edipo che genera, lui è un caso irrisolto [...] Ho scelto di curare Mr. Richichi perché è una benedizione per il contesto artistico palermitano, un contesto che dorme da troppo tempo".

Come dire, ci sembra un’esagerazione (per non utilizzare parole volgari) tale descrizione per l’"opera" di Mr Richichi. Gli happening e il Situazionismo è roba che ha fatto il suo tempo, per non parlare dell’uso oramai comune (e non solo come prerogativa strettamente artistica) del flash mob. Insomma, dire che piaccia o meno un opera o un’azione artistica non è corretto, l’Arte può (e deve) interessare o meno. Ecco, francamente, troviamo le performance artistiche di Richichi veramente poco interessanti, ma giusto perché non aggiungono alcunché a quanto si ha la possibilità di conoscere. Ci sembrano inutili...

In verità, però, c’è qualcosa che ha attirato la nostra attenzione, e cioè il fatto che il patto stilato tra Richichi e il sindaco sia PER la corruzione e non CONTRO.
Che sia dietro questa preposizione semplice l’intento concettuale di Richichi? Lui, l’"artista", è riuscito a "corrompere" la carica più alta dell’amministrazione comunale facedolo diventare, di fatto, complice di un atto corruttivo nei confronti di tutti quei cittadini che si presenteranno davanti alla casa comunale nella speranza di arraffare qualche centesimo di euro... Vuole forse dimostrare quanto sia alto il numero di bagheresi corrotti e... miserabili?

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24 febbraio 2014
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