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Il Pd, alla fine, sosterrà Ferrandelli

"Mancano meno di sei settimane al voto e quindi è il momento di prendere una decisione"

21 marzo 2012

"Nei giorni scorsi un esponente del centrosinistra, temendo di non essere compreso da tutti, era disposto perfino a parlare in aramaico (Leoluca Orlando, ndr) be', vorrà dire che proverò anch'io a dirlo in aramaico, così magari mi capisce anche lui: ho vinto le primarie, sono il candidato sindaco e sono già in campagna elettorale".
Con queste parole Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del centrosinistra e candidato sindaco a Palermo, ieri mattina ha aperto un incontro con un gruppo di cittadini del quartiere Zisa. "Non c'è più tempo da perdere in polemiche e infiniti dibattiti - ha aggiunto Ferrandelli - mi auguro di avere al mio fianco, in questa campagna elettorale, tutti quelli che hanno contribuito a dar vita alle primarie, sottoscrivendo un impegno ben preciso innanzitutto di fronte a 30 mila palermitani. Chi prenderà strade diverse - ha concluso - se ne assumerà la responsabilità".

E alla fine, sembra che il Pd ha preso una posizione. Idv, Prc Sel e Verdi avevano chiesto al Partito democratico una parola definitiva sulla questione delle primarie. Parola definitiva arrivata da Enzo Di Girolamo, segretario provinciale del Pd di Palermo, che ha risposto con una lunga nota. "Abbiamo compiuto tutti i passi necessari alla tenuta della coalizione, e anche qualcuno in più, come è giusto che sia per un partito che resta l'asse portante del centrosinistra. A questo punto, però, non possiamo non accorgerci che mancano meno di sei settimane al voto, e quindi è il momento di prendere una decisione: non possiamo tradire i 30 mila palermitani che hanno partecipato alle primarie, pertanto il Pd sosterrà il vincitore, Fabrizio Ferrandelli".
"Siamo certi che anche nelle altre forze del centrosinistra, che come noi hanno sottoscritto un patto vincolante alla vigilia delle primarie - ha aggiunto Di Girolamo - prevarrà il senso di responsabilità e per il bene di Palermo e in rispetto alla voglia di unità del popolo del centrosinistra, si eviteranno dolorosi strappi che servirebbero solo a indebolire la coalizione e favorire chi, oggi, si presenta con volti nuovi ma è la continuità di Cammarata".
Di Girolamo ha ricordato che "fin dal primo momento di questo percorso, dalla riunione dell'hotel delle Palme con partiti e movimenti, abbiamo sempre lavorato all'unità del centrosinistra, anche a costo di mettere a rischio la stessa unità del Pd". "Abbiamo messo in piedi primarie vere, con regole chiare e condivise - ha sottolineato infine il segretario del Pd - che hanno portato alla straordinaria partecipazione di 30 mila palermitani e che ci hanno consegnato un vincitore. Fin dalla notte del 4 marzo, in tutte le sedi politiche e organizzative, abbiamo compiuto ogni sforzo per far prevalere le ragioni dell'unità".

[Informazioni tratte da LiveSicilia.it, ANSA, Lasiciliaweb.it]

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21 marzo 2012
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