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Il pentito La Causa e il "summit" nella campagna di Lombardo

Il neo collaboratore di giustizia fa nuove rivelazione sul governatore siciliano che non ha mai conosciuto

21 giugno 2012

Si "occupava poco dei rapporti con la politica", tanto da "non conoscere Raffaele Lombardo" e di "non avere mai votato". Così il neo pentito Santo La Causa, parla del governatore nei verbali depositati dalla procura nel processo per reato elettorale al presidente della Regione Siciliana e a suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa, che si celebra davanti al Tribunale monocratico di Catania.
Il boss di Cosa nostra legato alla famiglia Santapaola spiega il meccanismo generale di rapporti tra la Cupola e i politici: quelli minori pagano l'appoggio, e possono essere appoggiati anche da singoli gruppi; da quelli più importanti, gestiti dal "ghota" dell'organizzazione, non versavano anticipi, la dazione avverrà dopo l'elezione con uno scambio di favori di spessore.

Nella famiglia Santapaola uno degli uomini di riferimento e di collegamento con i politici, secondo Santo La Causa, sarebbe stato Enzo Aiello che, ha riferito il neo collaboratore, non avrebbe mai parlato con lui di Raffaele Lombardo. L'unico caso politico di cui dice di avere memoria diretta, spiega Santo La Causa, risale agli anni Settanta-Ottanta, quando il clan dei "Cavadduzzu" di Catania sostenne, per gratitudine, l'allora avvocato Giovanni Leone, che aveva difeso il boss Ferrera in un processo per un accoltellamento che all'epoca fece scalpore in città.

Il neo pentito racconta poi che nelle campagne di proprietà di Raffaele Lombardo si sarebbe svolto un incontro tra mafiosi di alto livello ai quali avrebbero partecipato Raimondo Maugeri, esponente di spessore del clan Santapaola poi ucciso in un agguato a Catania, e il boss di Caltagirone Ciccio La Rocca per sanare dei contrasti interni alla "famiglia".
Sarebbe stato Carmelo Puglisi, esponente di spessore del clan Santapaola, citando quanto gli aveva detto a sua volta Raimondo Maugeri, a svelargli il luogo dell'incontro e i suoi partecipanti. La Causa, però, precisa di non sapere indicare il perché di quella riunione e della scelta di quella casa.
Puglisi disse anche a La Causa che gli sarebbe piaciuto incontrare Lombardo per parlare di favori e che una persona che poteva fare da intermediario poteva essere l'autista del presidente.

"Confido nella professionalità dell'ufficio della Procura che valuterà con attenzione l'attendibilità delle dichiarazioni del signor Santo La Causa sul presidente Raffaele Lombardo che già a una prima lettura risultano assurde e totalmente prive di fondamento". Lo dice l'avvocato Alessandro Benedetti, legale del governatore siciliano sui contenuti delle prime dichiarazioni fatte dal collaboratore di giustizia e depositate nel processo per reato elettorale al Tribunale di Catania.
"Chiunque - aggiunge il penalista - può rendersi conto di quanto questa narrazione, de relato, sia grottesca. Lo stesso infatti ha affermato di avere saputo da un tale Puglisi che ci sarebbe stato un incontro nella casa di campagna del presidente Lombardo tra Maugeri, La Rocca ed esponenti della famiglia Mirabile, finalizzato a risolvere i contrasti insorti tra la famiglia Mirabile e i signori La Rocca e Maugeri dall'altra. E che solo dopo questa riunione - osserva il legale - il La Rocca e il Maugeri si sarebbero intrattenuti con il Lombardo".

"Nella storia del pentitismo nostrano - sottolinea l'avvocato Benedetti - non eravamo mai arrivati al punto che un presidente di Regione, nel pieno della sua ascesa politica, 'noleggiasse’ la sua casa affinché vi si svolgesse una riunione mafiosa". "Solo una fervida fantasia - dice il penalista - può infatti immaginare Lombardo che aspetta tranquillo nell'altro lato della casa la fine della riunione mafiosa per poter 'finalmente' interloquire con lor signori, mentre magari in cucina la signora prepara un lauto banchetto. Tutto questo rischia di superare il ridicolo e di fare precipitare ancor di più la serietà di un processo già minato da altre dichiarazioni tutte ovviamente come quest'ultima de relato. Ribadisco che confido tanto nella professionalità dei pm che impediranno che tutto ciò accada".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

- Le parole di Santo La Causa (Guidasicilia.it, 18/05/12)

- Altre accuse per Raffaele Lombardo (Guidasicilia.it, 15/06/12)

 

 

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21 giugno 2012
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