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IL PIANO D'AZIONE PER IL SUD

Accordo tra Governo e Regioni del Mezzogiorno per accelerare e riqualificare l'utilizzo dei Fondi comunitari

17 dicembre 2011

Accelerare e riqualificare l'utilizzo dei Fondi strutturali comunitari: si basa su questo presupposto l'accordo siglato tra il Governo e le Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna), che hanno approvato il Piano d'Azione. L'intervento prevede di concentrare le risorse, pari a 1,5 miliardi di euro, su tre settori: scuola, agenda digitale e occupazione dei lavoratori svantaggiati. Viene inoltre costituito un Fondo da 1,6 miliardi per gli investimenti sulle reti e i nodi ferroviari che porta a circa 6,5 miliardi l'insieme dei finanziamenti per le ferrovie nel sud. Per questo complessivamente viene mobilitata una cifra che si aggira intorno agli 8 miliardi di euro.

"Questo piano d'azione non attribuisce nuovi fondi ma fa di più. Inizia ad usare meglio i fondi già assegnati: 3,1 mld dei 26 che le Regioni coinvolte devono spendere entro fine 2015" per evitare di perderli, ha detto ieri mattina il premier Mario Monti, aprendo la conferenza stampa che ha presentato il Piano d'Azione. In particolare, alla scuola vanno 974 milioni, per l'agenda digitale 423, per il credito per l'occupazione 142 milioni. Sul fronte delle infrastrutture, viene ridotto il tasso di cofinanziamento dei fondi comunitari per un importo pari a 1.620 milioni che vengono destinati a finanziare a una serie di opere ferroviarie: la variante Cancello-Napoli e acquisto di materiale rotabile in Campania, il nodo di Bari e il raddoppio Lesina-Ripalta in Puglia, la linea Catania-Palermo in Sicilia, l'ammodernamento e la velocizzazione della rete sarda e l'elettrificazione della dorsale jonica in Calabria.
"Utilizzare bene i fondi europei non é solo una priorità ma anche una condizione per assicurare che la politica di coesione europea rimanga di dimensioni significative", ha aggiunto Monti. Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha spiegato invece che il miliardo di euro destinato alle scuole del Sud servirà anche a riqualificare 1.620 edifici. L'intervento dal punto di vista finanziario, ha spiegato in sostanza il ministro, sarà più ampio del miliardo previsto "perché questa cifra ne metterà in moto altre". "Il miliardo stanziato - ha affermato Profumo - servirà, in sostanza, ad aumentare la dotazione di tecnologie per la didattica in 2.160 scuole corrispondenti a un tasso di copertura del 54% del totale; a riqualificare, appunto, 1.620 edifici scolastici, con un tasso di copertura del 43% e a realizzare percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze per oltre 65.300 alunni (nelle aree dove c'é maggiore povertà), equivalenti al 5% del totale degli studenti nelle Regioni Convergenza".

Un nuovo "passo del cavallo": con queste parole il ministro per la Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, ha definito l'operazione siglata con le Regioni, "per evitare da una parte di perdere i fondi europei e dall'altra riqualificare la spesa". Il ministro del Welfare e Lavoro, Elsa Fornero, ha spiegato che la misura dei fondi destinati all'occupazione "è molto limitata ma si tratta di programmi specifici che richiamano essenzialmente un aspetto metodologico e cioé aumentare la capacità di spesa delle Regioni. Anche se l'entità è bassa, nessun euro - ha concluso il ministro - deve andare sprecato".

Tutti i governatori sono apparsi, sostanzialmente, soddisfatti dell'intesa raggiunta, in particolare per il metodo di concertazione che è stato osservato. "Con il Piano d'Azione per il sud è attuato quel modello di concertazione tra Governo e Regioni del sud che abbiamo sempre auspicato", ha commentato l'assessore al Bilancio della Regione Siciliana, Gaetano Armao. "È il metodo giusto - ha proseguito - per affrontare in termini di rilancio il tema degli interventi per il Mezzogiorno". Su un altro versante, Armao ha sostenuto la necessità di chiudere le trattative che riguardano il federalismo fiscale in Sardegna e in Sicilia, "altrimenti le conseguenze sono pensanti per i nostri bilanci regionali".
Il presidente della Campania, Stefano Caldoro, ha sottolineato tuttavia la necessità di concentrare l'attenzione sulle politiche attive del lavoro, "affinché i giovani lo trovino ma anche le loro madri e i loro padri non lo perdano". Il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha criticato la mancanza di attenzione di Fs per la Regione che governa, "una disattenzione che è gravissima", ha osservato. Il presidente della Puglia, Nichi Vendola, ha fatto notare che finora "i governi hanno usato, come moneta per affrontare la crisi, i due salvadanai dei Fondi destinati al Sud e il sud ha accettato sia questo, sia di discutere di federalismo, non si è mai sottratto". E per il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, "con il Piano d'Azione c'è la conferma delle risorse previste, cosa che, di questi tempi, è sorprendente".

TUTTI GLI ASSI D'INTERVENTO - Tre miliardi di euro di Fondi strutturali riallocati d'intesa tra Governo e Regioni del Mezzogiorno. E complessivi 6,5 miliardi (tra finanziamenti nazionali e finanziamenti del Fondo sviluppo e coesione) mobilitati per potenziare le infrastrutture: sono i pilastri del Piano d'Azione siglato tra Regioni del Sud e il governo Monti.
In particolare per quanto riguarda i 3,1 miliardi, sono così divisi: 1,5 miliardi sono: 974 per la scuola, 423 per il digitale, 142 per il credito per l'occupazione - viene poi costituito un Fondo da 1,6 miliardi a favore di investimenti su reti e nodi ferroviari che porta a circa 6,5 l'insieme dei finanziamenti per le ferrovie nel sud.
Sul fronte della mobilità il Piano d'Azione si prefigge di completare alcune scelte per la modernizzazione della rete ferroviaria. Con gli interventi tecnologici a più rapida realizzazione (36-48 mesi) si prevede di conseguire i primi benefici di miglioramento nei tempi di percorrenza. Con gli interventi infrastrutturali con tempi più lunghi, fino a 10 anni, si costruirà un quadro di maggiori certezze per il futuro.

Regioni e Governo hanno poi individuato alcuni assi prioritari di intervento:
- Campania: variante Cancello-Napoli, tratta Cancello-Frasso Telesino, Traccia-Napoli e acquisto materiale rotabile.
- Puglia: nodo di Bari e raddoppio Lesina-Ripalta.
- Sicilia: linea Catania-Palermo.
- Sardegna: ammodernamento e velocizzazione della rete sarda, oltre a collegamenti stradali necessari a superare l'isolamento della regione.
- Calabria: elettrificazione della dorsale Jonica.

Sul fronte del digitale, si punta: all'azzeramento del digital divide con l'incremento della velocità di accesso a Internet ad ameno 2 mbps per tutti i cittadini e le imprese del sud entro il 2013 grazie al Piano banda larga realizzato dal ministero dello Sviluppo Economico; incremento della velocità di accesso a Internet oltre 100 mbps per il 50% dei cittadini e almeno 30 mbps per tutta la popolazione entro il 2020; aumento della qualità e quantità dei servizi della pubblica amministrazione accessibili via Internet grazie alla creazione di data center di ultima generazione, integrati nelle reti di nuova generazione.
Nella scuola, l'obiettivo è riqualificare 1.620 edifici e attuare interventi per favorire la permanenza a scuola oltre l'obbligo scolastico.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

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17 dicembre 2011
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