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Il piano Eurosud che "sputtana" la Sicilia

Tremonti parla con Barroso di una revisione strategica dell'uso dei fondi Ue. Lombardo si infuria e parla di politiche "razziste"

24 ottobre 2011

Un piano Eurosud. Ovvero, un programma di sviluppo straordinario del Mezzogiorno che prevede una radicale revisione strategica nell'uso dei fondi europei. Questa l'idea presentata dal ministro dell'economia Giulio Tremonti durante una telefonata di 20 minuti con il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso (inizialmente tra i due era previsto un incontro poi trasformatosi in un colloquio via cavo in ragione del protrarsi dell'Ecofin). Secondo Tremonti la revisione dell'uso dei fondi avverrà anche attraverso una regia rafforzata sia per quanto riguarda gli interventi a lungo periodo sia per quelli che hanno effetti immediati e rapidi.
Nel Sud Italia, infatti, non c'è lo sviluppo ma ci sono i fondi strutturali comunitari per cui non servono risorse aggiuntive. Il ministro ha quindi chiesto al presidente dell'esecutivo di Bruxelles che il piano Eurosud venga inserito all'interno del paragrafo dedicato all'Italia che ci sarà nel testo delle conclusioni del Consiglio Europeo.
A sua volta Barroso ha insistito sulla massima attenzione verso i conti pubblici sino al 2013, che sarà l'anno del pareggio di bilancio, ricevendo rassicurazioni da parte di Tremonti che ha confermato gli impegni assunti dal governo.

"Dopo la Banca del Mezzogiorno è di oggi l'ultima invenzione del governo per il Sud: è la volta degli eurobond per il Sud, altre chiacchiere, solo parole". Lo ha detto il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo in occasione del suo intervento alla convention del Terzo polo di Lecce.
"Oltre alla penalizzazione verso il Sud da questa esperienza di governo traspare una vera e propria ostilità nei confronti del popolo meridionale che definirei un vero e proprio odio di stampo razzista", ha aggiunto Lombardo. "Serve uno tsunami democratico per il popolo del Sud che altrimenti è destinato a vivere nel deserto".

"Questo governo, se vogliamo dirlo in maniera forte, ci sputtana a livello internazionale e ci porta a un declino che rischia di diventare irreversibile" ha continuato il leader dell'Mpa. "Occorre dunque staccare la spina - ha aggiunto Lombardo - e dare spazio a un governo di ampia convergenza".
Per il presidente della Regione siciliana "è fondamentale approvare una nuova legge elettorale che restituisca ai cittadini la facoltà elementare di scegliersi i parlamentari e ripristini quindi una democrazia della quale si stanno perdendo le tracce. Una legge elettorale che deve essere fatta da un governo che non sia quello attuale, che ha screditato il nostro Paese e lo sta portando al declino ed al fallimento".
Secondo Lombardo, inoltre, "Berlusconi, sposando la politica della Lega che è diventata fondamentale per l'azione del governo nazionale, ha toccato l'apice delle politiche antimeridionaliste. Da un canto ci sono le chiacchiere, come i Piani e le banche per il sud, e dall'altro ci sono le fotografie che lo Svimez fa del Mezzogiorno descrivendo quello che sarà un vero e proprio tsunami demografico in un territorio che, andando avanti di questo passo, è destinato a spopolarsi".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Lasiciliaweb.it]

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24 ottobre 2011
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