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Il Pm eletto dal popolo è anti costituzionale

I magistrati contro la proposta di Umberto Bossi che vorrebbe i giudici eletti dalla popolazione

19 maggio 2009

"La Costituzione italiana è una cosa molto seria e non dovrebbe mai essere affrontata con battute estemporanee".
Questa la dichiarazione rilasciata all'Adnkronos dal segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, commentando la proposta del ministro delle Riforme e segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi, di magistrati eletti dal popolo.

Cascini sottolinea come il sistema di accesso in magistratura italiano "è previsto dalla Costituzione ed è un sistema tra i migliori nel mondo per le garanzie che offre in termini di professionalità e indipendenza; mentre non credo - aggiunge - che lo stesso possa dirsi con riferimento ad altre funzioni di nomina elettiva".
Bossi nei giorni scorsi aveva lanciato la proposta che i magistrati fossero eletti dal popolo e aveva aggiunto che "il Veneto avrà i suoi magistrati perché non se ne può più di non avere neppure un magistrato veneto". Quanto alla provenienza territoriale dei magistrati reclamata da Bossi, Cascini conclude che "appare sconcertante che ancora oggi si debbano sentire manifestazioni di razzismo legate alla provenienza regionale dei funzionari dello Stato, ed è molto grave che una così grande offesa alla Costituzione venga da un ministro della Repubblica".

Ancora più netto il giudizio del togato di Unicost al Csm, Fabio Roia: "Non si capisce il senso della proposta di Bossi, alla luce dei principi costituzionali e delle opinioni culturali che vogliono i magistrati non politicizzati". Roia sottolinea come avere dei magistrati su elezione popolare comporterebbe una "manifestazione del consenso e dunque una politicizzazione delle toghe all'eccesso. A mio parere in contraddizione a ciò che questa parte politica ha sostenuto finora, contraria ad una magistratura politicizzata".
Sulle dichiarazioni di Bossi di avere magistrati veneti, Roia sottolinea che anche qui c'è una contraddizione, perché il magistrato "è espressione di identità nazionale e trovare magistrati legati a territorialità regionali sarebbe introdurre un sistema dirompente per l'applicazione della legge che deve trovare sempre dei riferimenti nazionali". [Adnkronos/Ing]

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19 maggio 2009
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