Il Ponte a tutti i costi, anche con l'aiuto della Madonna. La priorità di Cuffaro, pronto a sfidare chiunque
''Il Ponte sullo Stretto è una priorità di questo governo e lo realizzeremo anche contro il parere della maggioranza nazionale''. E' stato molto chiaro il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, nelle dichiarazioni programmatiche rese ieri mattina all'Ars. ''Il ponte è parte imprescindibile del Corridoio Berlino-Palermo, di cui chiediamo il completamento - ha continuato Cuffaro -. Dal ponte discendono l'alta velocità e l'alta capacità ferroviaria in Sicilia e Calabria ed il collegamento ferrato di tutto l'entroterra europeo con i porti siciliani, trasformati così nelle porte d'Europa, sulla rotta delle grandi navi porta containers che pendolano fra Cina, India e Americhe''.
Cuffaro ha aggiunto che il ''Ponte del Mediterraneo'' fa inoltre avanzare di 300 chilometri la sponda europea verso quella africana ''di un mare che vuole unire e non dividere, facilitando il collegamento trasversale del Maghreb con l'altra grande area in espansione: quella balcanica''.
Insomma, il ponte per Cuffaro è talmente essenziale e irrinunciabile che se ne deve prevedere la realizzazione prescindendo, anche in forza della legge Bassanini, dalla volontà contraria del governo Prodi, ''convinti come siamo - ha concluso Cuffaro - della sua autosufficienza finanziaria e certi che la Calabria non si tirerà indietro e che l'Italia non vorrà negarci questo vitale 'diritto di passaggio' ''.
Sempre nel corso delle dichiarazioni programmatiche Cuffaro ha anche parlato dei perversi rapporti tra mafia e politica: ''La prima alleata della mafia è la nostra divisione. Abbiamo ed avremo 1000 motivi per esprimere le nostre diversità politiche, culturali, ideologiche, ma non possiamo permetterci di presentarci divisi di fronte a gente che ha ormai inequivocabilmente deciso di fare un uso quanto mai indiscriminato anche degli schieramenti politici''. ''La mafia - ha aggiunto Cuffaro - si annida lì dove trova possibilità di sviluppare i suoi obiettivi: ogni partito, ogni amministrazione, ogni ufficio è buono se lì non si scontra da subito con persone e con procedimenti che ne impediscono il proliferare, perché sempre più emerge questa recente tendenza a infiltrarsi nelle strutture amministrative e economiche nel tentativo di condizionarne il funzionamento''.
Concludendo la sua relazione davanti ai deputati siciliani, il presidente Cuffaro, ha invocato la benedizione della Madonna Maria Mater Siciliae, ''cui abbiamo affidato la Sicilia in questi anni e alla quale intendiamo nel prossimo ottobre riaffidare le speranze e il futuro dei siciliani; auguro a noi tutti di servire degnamente questo splendido popolo di cui siamo figli e cui siamo orgogliosi di appartenere''.
In replica ed a commento delle dichiarazioni programmatiche davanti all'Ars di Cuffaro e intervenuto il deputato dei Pdci Orazio Licandro: ''Concordiamo con Totò Cuffaro sui pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata nelle amministrazioni e nei partiti. Però torniamo a dire che Cuffaro non è un cittadino di Lugano: egli appartiene all'Udc che tra tutti i partiti è quello che presenta maggiori problemi di infiltrazioni e contiguità con la mafia. E quando un esponente dell'Udc siciliana, Grillo, ha sollevato il problema è stato prontamente espulso. Quindi, bando alle ciance e alle ipocrisie. Per quanto concerne infine - ha proseguito Licandro - il grottesco diritto vitale di passaggio di cui parla Cuffaro con riferimento alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, anche qui viene da chiedersi se a parlare sia un abitante della Papuasia. Cos'è questo vitale diritto di passaggio? Cuffaro, visto che ha vinto le elezioni, si preoccupi di moralizzare la Sanità, di costruire (anziché chiudere) nuovi ospedali, di portare l'acqua nelle case dei siciliani, di costruire strade e autostrade; si preoccupi di non far devastare il patrimonio paesaggistico e archeologico nel nome del petrolio e degli affari. E la smetta, dunque, con l'idiozia del Ponte e soprattutto con questo approccio stucchevole e pagano degli appelli alla Madonna''.