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Il Ponte sullo Stretto e le altre priorità

Se per il ministro Alfano, la costruzione del Ponte è un "diritto", l'Anas stoppa ricordando che il Sud ha "priorità diverse"

02 ottobre 2015

"Anche i siciliani ed i calabresi hanno diritto ad avere l’alta velocità" ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano a Porta a Porta, tornando sulla decisione di riavviare il progetto del ponte sullo Stretto.
"Le virate non si fanno tutte in un colpo e la virata della sinistra, che era contraria al progetto, è stata fatta grazie alla nostra azione parlamentare" ha spiegato Alfano, che ha aggiunto: "La novità è che la maggioranza parlamentare ha intanto approvato la nostra mozione, per ora abbiamo rimesso in carreggiata il progetto".
Dunque il Ponte non si farà più soltanto eventualmente con i denari privati, come è stato detto nei giorni scorsi dall’esecutivo, ma torna in auge con un progetto anche più ampio che investe l’intera rete ferroviaria siciliana.

Nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva però tentato di mettere un freno agli annunci su un ritorno trionfale del Ponte sullo Stretto. "Noi non abbiamo il dossier (sul progetto ponte, ndr) sul tavolo in questo momento. Se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprilo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi la valutazione si fa sempre" ma per adesso, ha fatto capire il ministro, non è il momento adatto.

Sul ponte tira il freno anche l'Anas, che parla di altre priorità. "Il ministro Alfano avrà elementi che non ho io. Sicuramente noi abbiamo attualmente una priorità diversa che è quella di mettere in sesto la nostra rete viaria lungamente de-investita e che sicuramente ha condizioni di manutenzione che sarebbero migliorabili". Queste le parole dell'amministratore delegato di Anas, Gianni Armani, ai microfoni di Radio Capital.
Dal momento che la Salerno - Reggio Calabria "è sostanzialmente finita - ha continuato - è normale che si torni a parlare del Ponte sullo Stretto" e "dove proseguire la connessione del Sud". Per Armani "una valutazione sul Ponte" va fatta "ma solo dopo una valutazione su costi-benefici e sul consenso". "Non possiamo permetterci fare stop and go, cioè partire, bloccare, fare contenzioso. Questo costa al Paese e non porta nessun risultato" ha concluso Armani.

- L'unico ponte (immaginario) nato per dividere (Guidasicilia.it, 30/09/15)

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02 ottobre 2015
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