Il Ponte sullo Stretto, tra valutazioni e altre priorità
Il ministro Delrio nel question time alla Camera: "Il governo valuterà l'opportunità di valutare il progetto, ma le priorità sono altre"
"Il Governo ha espresso una valutazione positiva sulla valutazione dell'opportunità di riconsiderare il progetto" del Ponte sullo Stretto. "È una valutazione che non si nega ad opere che hanno questo tipo di importanza".
Così il ministro delle Infrastrutture dei trasporti Graziano Delrio durante il question time alla Camera, ribadendo la posizione del governo e aggiungendo che comunque anche la sola rivalutazione del progetto "non rientra fra le priorità" dell’esecutivo. Il Ponte, ha aggiunto, "non risulta nell’Allegato infrastrutture" né nei documenti ufficiali relativi alle "altre priorità infrastrutturali".
Insomma, il ministro Delrio sembra aver rispolverato il vecchio "politichese" per dire garbatamente al collega Angelino Alfano che il Governo, comunque, ha "altre priorità".
Ma Alfano non molla: "La nostra azione in questa manovra si è concentrata su due grandi capitoli: Sud e famiglie. Noi riteniamo l'apertura del dossier sul Ponte dello Stretto" utile per la crescita "di tutto il Sud".
Delrio, dunque, passando a un linguaggio più diretto ha spigato meglio la questione: "Le priorità del Governo sono altre. Abbiamo problemi infrastrutturali molto più urgenti. In particolare il potenziamento del trasporto pubblico locale specie al Sud dove è altamente carente e richiede massicci investimenti e interventi infrastrutturali e di potenziamento. Queste sono per oggi le nostre priorità".
A conferma di quanto detto, approfittando delle interrogazioni di alcuni deputati calabresi del Pd (Oliverio e Iannuzzi), Delrio ha annunciato come "priorità del governo" portare "entro il 2016" la velocizzazione dell'asse ferroviario Salerno - Battipaglia - Reggio Calabria con tempi di percorrenza "superiori ai 200 chilometri orari". Non è ancora l'Alta Velocità che il profondo Sud chiede, ma gli somiglia. Costo previsto 230 milioni, 100 dei quali aggiunti da pochi giorni all'accordo di programma 2012-2016.
Nella sua replica Claudio Fava ha chiesto dal governo "una parola definitiva sull'inopportunità" del Ponte a fonte di tempi di trasporto ferroviario fermi "ai tempi del governo Crispi".
Tempi assurdi che Delrio, dopo aver messo molte miglia marine sulla rotta del Ponte di Messina, vuole accorciare e per la Sicilia ha lasciato sperare in un prossimo avvio del progetto dell'autostrada Catania-Ragusa. Il decreto interministeriale di approvazione della costruzione dell'opera è stato il 6 ottobre di nuovo sottoposto alla firma del Mef. "Appena il Ministero Padoan firmerà si potrà procedere come d'intesa" ha detto aggiungendo però: "l'opera si fa con quelle cifre (815 milioni di cui 366 pubblici) o non si fa".
- Il Ponte sullo Stretto e le altre priorità (Guidasicilia.it, 02/10/15)