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Il popolo dell'informazione preferisce internet. Ecco come si è evoluto il consumatore di news

I risultati di una grande ricerca condotta dall'Associazione degli Editori online europei

12 ottobre 2004

Internet è il mezzo migliore per raggiungere i consumatori mentre sono al lavoro. E' questo il risultato di una grande ricerca realizzata dall'Associazione degli Editori on Line  europei (OPA - Europe) sul consumo dei media nei luoghi di lavoro. Lo studio è stato condotto in cinque paesi - Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna - e ha posto a confronto il consumo di diversi mezzi sul luogo di lavoro: internet, televisione, radio, giornali e periodici.

In ogni luogo di lavoro è ormai indispensabile un pc e l'annessa connessione ad internet, una maniera oramai assodata per essere presenti a tutti gli effetti nel mercato del lavoro. La connessione internet permette in più di essere presente, in tutto e per tutto, nello scorrere della storia che si costruisce attimo per attimo con il fluire degli eventi, e con la stessa velocità degli eventi stessi, quindi un aggiornamento immediato che non ha più bisogno della pausa per leggere il quotidiano cartaceo, che permetteva sì una preparazione utile per "essere pronti nel presente", ma che distoglieva dal tempo lavorativo creando comunque uno scarto di tempo.   

Dalle nove del mattino alle diciotto della sera la rete è popolata per la maggior parte dal "navigatore da ufficio", un protagonista finora sconosciuto della rete e che questo studio ha fatto emergere dall'ombra. Un divoratore di notizie, pronto a rinunciare alla chiacchiera coi colleghi o alla telefonata di famiglia.
"Questa ricerca allarga la nostra comprensione dell'audience che si collega dal luogo di lavoro e sulle differenze nelle modalità d'uso della rete da parte di gruppi demografici di cruciale importanza", ha dichiarato Julien Jacob, presidente dell'Associazione europea degli editori on line. "Stiamo imparando come la gente abbia integrato il web nella sua vita quotidiana - ha aggiunto Jacob - e questo ci aiuta a chiarire l’importanza del mezzo per gli inserzionisti pubblicitari che possono così raggiungere anche i target più complessi".

Ciò che si scopre è che l'88% di questo pezzo del pubblico sceglie i siti di news. Al secondo posto viene il meteo, ma solo col 46% del campione. Seguono i computer, i viaggi, l'informazione finanziaria - tutti ben distaccati. Fra gli ultimi: i siti di cuori solitari (il cosiddetto "dating"), la pubblicità classificata (gli annunci), la fitness.
Del resto gli utenti da luogo di lavoro sono un target attraente per gli investitori pubblicitari, proprio perché internet è profondamente integrato nella loro vita quotidiana. La pubblicità on line raggiunge infatti nei luoghi di lavoro una base clienti potenziale di alto livello.

La novità principale rivelata dallo studio dell'OPA sta nel fatto che le abitudini di informazione e i "percorsi" tematici restano uguali anche nella navigazione da casa, che Nielsen ha studiato attraverso il suo "panel" di utenti. Chi guarda news all'88% dal lavoro lo fa per il 76% anche da casa, e la dieta mediatica non può non risentirne, con il cambiamento delle abitudini nel consumo dei diversi mezzi. L'erosione del pubblico televisivo - che molti studiosi americani continuano a sostenere come il fenomeno prevalente di questi mesi, anche se i dati non consentono di parlare di "crisi" della tv. Anche se c'è una cosa davvero curiosa: per il 26% degli intervistati internet è l'unica fonte di informazione durante l'intera giornata.

- Link suggerito: ANSO - Associazione Stampa Online

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12 ottobre 2004
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