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Il Premio "Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Emmanuel Carrère

La XIII edizione del Premio Letterario Internazionale allo scrittore francese per l’opera "Il Regno"

26 luglio 2016
Il Premio ''Giuseppe Tomasi di Lampedusa a Emmanuel Carrère

Emmanuel Carrère con l’opera "Il Regno" (Adelphi) è il vincitore della tredicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Lo scrittore, nato a Parigi, è anche sceneggiatore e regista, nel 2015 è stato membro della giuria della 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Tra i suoi libri più noti "L'Avversario" (Adelphi), ispirato alle vicende di Jean- Claude Romand, pubblicato nel 2000. Un libro che prende le mosse da una vicenda di cronaca nera e che ha colpito per intrigo ed efferatezza l'autore. Carrère, dopo varie stesure, decise infatti di narrare la vicenda in prima persona, a suo nome, narrando le proprie esperienze di investigatore e di narratore ricostruendo così il movente e il profilo psicologico di Jean-Claude Romand, il finto medico autore dell'omicidio dei propri genitori, della moglie e dei propri figli.
Lo scrittore francese torna nel ruolo di investigatore anche ne Il Regno conducendo la sua inchiesta su «quella piccola setta ebraica che sarebbe diventata il cristianesimo». Carrère fa rivivere davanti ai nostri occhi gli uomini e gli eventi del I secolo dopo Cristo quasi fossero a noi contemporanei.

La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica, 7 agosto (ore 21.00), in Piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce. Sul palco della città del Gattopardo insieme ad Emmanuel Carrère anche due artisti della musica italiana Raf e Ron che proporranno al pubblico il meglio della loro produzione musicale. Serena Autieri condurrà la serata della cerimonia e leggerà frammenti letterari.
Gioacchino Lanza Tomasi: "Abbiamo scelto di premiare lo scrittore Emmanuel Carrère per la sua grande capacità di innovare il linguaggio narrativo. Un’innovazione nel metodo che risulta essere inconsueto ed originale, ma anche per i contenuti che coniugano vita quotidiana e pagine di storia. L’originalità di Carrère è riassunta nell’opera vincitrice il nostro Premio "Il Regno", un’opera letteraria d’interesse storico, di documentazione religiosa del Cristianesimo e al contempo dai forti accenti autobiografici; dunque, analisi filosofica e teologica, ma anche narrazione della propria vita e di tutte le vite vissute".
Il sindaco Franco Valenti: "Emmanuel Carrère è un uomo attento al mondo che lo circonda, al disagio di chi scappa dalla propria terra per cercare condizioni di vita migliori, basti pensare al reportage su Calais. Delle storie di migranti e di accoglienza la Sicilia ne è piena. Ci piacerebbe confrontarci con lui anche su questi temi. Santa Margherita di Belìce appartiene al territorio di Agrigento che, tra le nove province, è sicuramente quello più vicino alle sponde dell'Africa e l'isola Lampedusa è diventata un simbolo di accoglienza, ospitalità e umanità in tutto il mondo".
Tanino Bonifacio, vice sindaco e direttore del Premio, aggiunge: "Ci appassiona molto l'idea di ospitare uno scrittore come Carrère, un intellettuale che tocca varie corde partendo dalla realtà, dalle cose accadute, per poi trasformarle in opere che diventano patrimonio di tutti. Il legame che ha con il cinema è un ulteriore tassello che ben si incastra all'interno del nostro Premio, anche Tomasi di Lampedusa ha ispirato una pellicola che è diventata famosa tanto quanto il suo romanzo".

Alla cerimonia di premiazione di domenica, 7 agosto, condotta da Serena Autieri sarà presente anche la giuria del Tomasi di Lampedusa, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, e composta da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara, Mercedes Monmany e Arnaldo Colasanti.
Nelle precedenti edizioni il riconoscimento è stato assegnato a: Abraham B. Yehoshua con il romanzo "La Sposa liberata" (Einaudi), Tahar Ben Jelloun con "Amori stregati" (Bompiani), Claudio Magris con "Alla cieca" (Garzanti), Anita Desai con "Fuoco sulla montagna" (Einaudi), Edoardo Sanguineti con "Smorfie" (Feltrinelli), Kazuo Ishiguro con "Notturni. Cinque storie di musica e crepuscolo" (Einaudi), alla memoria di Francesco Orlando con "La doppia seduzione" (Einaudi), Valeria Parrella con "Ma quale amore" (Rizzoli), Amos Oz con "Il Monte del Cattivo Consiglio" (Feltrinelli), Mario Vargas Llosa con "Il sogno del Celta" (Einaudi), Javier Marias con "Gli innamoramenti" (Einaudi) e Fleur Jaeggy con "Sono il fratello di XX" (Adelphi).
Dallo scorso anno il Premio letterario internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

EMMANUEL CARRÈRE. IL REGNO - «In un certo periodo della mia vita sono stato cristiano» scrive Emmanuel Carrère nella quarta di copertina dell'edizione francese del Regno. «Lo sono stato per tre anni. Non lo sono più». Due decenni dopo, tuttavia, prova il bisogno di «tornarci su», di ripercorrere i sentieri del Nuovo Testamento: non da credente, questa volta, bensì «da investigatore». Senza mai dimenticarsi di essere prima di tutto un romanziere. Così, conducendo la sua inchiesta su «quella piccola setta ebraica che sarebbe diventata il cristianesimo», Carrère fa rivivere davanti ai nostri occhi gli uomini e gli eventi del I secolo dopo Cristo quasi fossero a noi contemporanei: in primo luogo l'ebreo Saulo, persecutore dei cristiani, e il medico macedone Luca (quelli che oggi conosciamo come l'apostolo Paolo e l'evangelista Luca); ma anche il giovane Timoteo, Filippo di Cesarea, Giacomo, Pietro, Nerone e il suo precettore Seneca, lo storico Flavio Giuseppe e l'imperatore Costantino – e l'incendio di Roma, la guerra giudaica, la persecuzione dei cristiani; riuscendo a trasformare tutto ciò, è stato scritto, «in un'avventura erudita ed esaltante, un’avventura screziata di autoderisione e di un sense of humour che per certi versi ricorda Brian di Nazareth dei Monty Python». Al tempo stesso, come già in Limonov, Carrère ci racconta di sé, e di sua moglie, della sua madrina, di uno psicoanalista sagace, del suo amico buddhista, di una baby-sitter squinternata, di un video porno trovato in rete, di Philip K. Dick, e di molto, molto altro.

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26 luglio 2016
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