Il premio nazionale di giornalismo «Mario Francese» 2004 allo scrittore Carlo Lucarelli

Quest'anno in occasione del Premio Nazionale di Giornalismo "Mario Francese", noti giornalisti, saggisti, docenti, scrittori dibatteranno sul tema "Leonardo Sciascia. Il romanzo quotidiano".
Sciascia come Mario Francese, è appartenuto a quella ''razza'' di siciliani che nel mestiere di scrivere hanno volontariamente scelto di percorrere strade difficili da praticare, tortuose e pericolose.
Strade fatte di indagini, di ricerche che vanno dentro la notizia e che perseguono l'ideale della verità, senza paura, strade tortuose che 25 anni fa, con la maschera della mafia, diedero la morte a Mario Francese.
A quindici anni dalla scomparsa dello scrittore di Racalmuto, quindi, il ''Premio Mario Francese'' viene a lui dedicato con questo convegno che si svolgerà il 29 novembre a Palermo (Palazzo Steri) e il 30 novembre a Racalmuto (Fondazione Sciascia).
Si parlerà dell'impegno civile e della sofferta partecipazione di Sciascia alle difficili vicende di quegli anni, che con la sua scrittura , letteratura che spesso e volentieri s'incuneava nel giornalismo, ha scoperchiato vergogne e scomodità di cui nessuno avrebbe mai parlato e solo personaggi come Mario Francese avrebbero fatto uscire allo scoperto.
Il convegno "Leonardo Sciascia. Il romanzo quotidiano", farà dunque incontrare questi due instancabili ricercatori della verità, che non si fermarono di fronte a nulla e ai quali solo la morte riuscì a fermare la penna.

Al seminario interverranno personaggi che, a vario titolo, sono stati legati a Sciascia: da Roberto Ciuni che lo convinse a diventare redattore del "Giornale di Sicilia", a Marcello Sorgi che lo volle collaboratore a "La Stampa", a Vittorio Nisticò che lo ebbe negli anni ruggenti del giornale "L'Ora", a Matteo Collura, Gaetano Savatteri, Vincenzo Consolo e Felice Cavallaro che parlerà del rapporto dello scrittore con il "Corriere della Sera".

Il premio "Mario Francese" 2004 sarà assegnato a Carlo Lucarelli, lo scrittore che, all'interno del suo programma "Blu notte", adopera un metodo di ricerca e di indagine proprio del giornalismo d'inchiesta, portando avanti le sue ricostruzioni sulla criminalità organizzata in Italia.