Il presidente più povero del mondo in visita in Italia
Il presidente uruguayano, José "Pepe" Mujica, il 3 e 4 giugno sarà a Roma e Napoli
UN PRESIDENTE CHE TUTTI VORREBBERO COME…PRESIDENTE
di Agostino Spataro (http://montefamoso.blogspot.it)
Questo che vedete sopra non è un UFO, ma l'avveniristico aeroporto di Montevideo.
Vuole essere un omaggio al compagno José Pepe Mujica, popolare Presidente della Repubblica dell'Uruguay il quale, nei giorni 3 e 4 di giugno, sarà in visita in Italia, a Roma e a Napoli.
Un uomo vecchio ma lucido, lungimirante; un presidente umile ed efficiente più di tanti giovani politici spocchiosi, incompetenti e, talvolta, anche un po’ venduti.
Poiché, non è l'età che fa il buon politico, ma sono le idee e i valori etici che lo contraddistinguono.
Mujica è uno dei nuovi leader della sinistra democratica dell’America Latina, da anni, impegnati in una grandiosa e difficile lotta prima per liberarsi delle feroci dittature militari (insediate e/o sostenute dal "Piano Condor" ideato dagli strateghi Usa) e, oggi, contro il secolare sottosviluppo e le mire di riconquista delle oligarchie neoliberiste locali e internazionali.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Almeno di chi vuol vedere. L’America del Sud è l’unica regione di questo mondo in recessione che, mediamente, cresce a ritmi abbastanza sostenuti, secondi o pari soltanto a quelli della Cina.
L’Italia deve sentirsi onorata di ricevere questo indomito combattente per la libertà e il progresso dei lavoratori uruguayani; questo guerrigliero che, per 14 anni, ha subito le torture e il carcere della dittatura militare. L’imprenditoria e il governo italiani devono aprirsi di più alla collaborazione politica ed economica con l’Uruguay, sostenere lo sforzo di questo piccolo Paese, per altro, con una forte presenza di oriundi italiani.
"Libertad o muerte", Montevideo, 2012 (foto di A. Spataro)
Oggi, Mujica è il Presidente dell'Uruguay uno dei pochi Paesi al mondo che cresce in equilibrio con la società e con la natura.
Un simbolo vivente del riscatto sociale e democratico delle classi popolari, un riferimento concreto, operativo di una sinistra che vince senza rinnegare la sua storia, le sue idee, i suoi valori democratici e di libertà.
Mujica si è rivelato un autentico difensore dei diritti umani e di quelli, più fondamentali, di Madre Natura. Un Presidente saggio, perfino filosofo, che alla Conferenza sul clima di Rio de Janeiro esordì con queste bellissime, semplici parole: "questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta. I vecchi pensatori - Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara - dicevano: povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più. Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare. Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!"
Un Presidente, vegetariano, che vive nella sua vecchia fattoria di campagna, che dona il 90% della sua indennità presidenziale ai bisognosi e alle organizzazioni di solidarietà sociale, che va in giro su un vecchio maggiolino degli anni ’70.
Insomma, un Presidente che, nel mondo, tutti vorrebbero avere come... Presidente.
Un Uomo cui andrebbe senz’altro il Premio Nobel per la Pace. A Lui, il saluto e la fraterna amicizia dei lavoratori e del popolo italiani.
José Alberto "Pepe" Mujica Cordano (Montevideo, 20 maggio 1935) - Con un passato da guerrigliero nel gruppo armato Tupamaros ai tempi della dittatura, è stato il leader della corrente del Movimento di Partecipazione Popolare, settore maggioritario del Frente Amplio. Ha vinto le elezioni presidenziali del 2010, battendo al ballottaggio Luis Alberto Lacalle.
Mujica è il capo di Stato più povero al mondo. La sua "residenza" è una casa umile e vive con il 10% dello stipendio (circa 800 euro), devolvendo il resto a movimenti ed organizzazioni che aiutano gli indigenti. La sua unica proprietà è un'auto, che vale poco meno di duemila dollari.
Il 78enne Mujica è inoltre noto per il suo stile di vita austero: possiede solo, a quanto pare, una vecchia Volskwagen e vive con la moglie, la senatrice Lucia Topolansky, in una piccola fattoria nei dintorni di Montevideo, dove si dedica alla floricultura.
Il presidente uruguaiano è diventato famoso anche per aver aperto le porte della residenza ufficiale ai senza tetto, come rifugio dal freddo, per il periodo invernale. Il capo di stato ha disposto che "in caso di necessità" un'area del palazzo presidenziale Suarez y Reyes, nel quartiere Prado, sia utilizzata per ospitare i senza fissa dimora. Il 24 maggio una madre col suo bambino sono stati i primi a beneficiare della disponibilità, anche se successivamente è stata trovata loro un'altra sistemazione.
Mujica ha fatto includere la residenza in una lista di edifici pubblici da utilizzare nel caso di saturazione dei rifugi previsti. Nell'inverno 2011 cinque senza tetto erano morti per il freddo.
«Non mi travesto da presidente e continuo ad essere come ero. Le cose più belle della vita sono avere degli amici, godere moderatamente del cibo e molto della Natura. Io non sono povero, ho tutto ciò di cui ho bisogno»