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Il prevedibile flop dei saldi

Nessuna corsa all'acquisto scontato: in Sicilia il calo è stato del 30 per cento

03 gennaio 2013

Come ampiamente previsto, è stato un inizio sottotono quello dei dei saldi invernali in Sicilia, dove Confcommercio ha già registra nella prima giornata di ieri, un calo del 30 per cento delle presenze in stores e centri commerciali, con punte che sfiorano il 50 per cento in alcune zone dell'Isola, e la stima di una spesa media di circa 200-300 euro a famiglia.
Per il presidente di Confcommercio Sicilia Pietro Agen, però, tracciare un bilancio sull'andamento generale è prematuro. Un dato indicativo sarà disponibile a una settimana dalla loro avvio. "Chiederemo - ha detto Agen - che la stagione dei saldi il prossimo anno anche in Sicilia abbia inizio il 5 gennaio e non in anticipo rispetto al resto d'Italia".

Ieri, 2 gennaio, a Palermo i negozi di via Roma, una delle strade dello shopping cittadino, erano semideserti. "In questo negozio tra le 9 e le 13 - ha detto Giovanni Puleo, responsabile della Sicilia Occidentale della catena Carpisa, che conta circa una decina di stores a Palermo e provincia - c'è stato un calo del fatturato del 50 per cento, rispetto al 2012, negli altri punti vendita è stato del 30 per cento". Per alcuni negozianti, però, il calo è imputabile anche alle vendite promozionali praticate nelle ultime due settimane di dicembre per incentivare i consumi nel periodo natalizio e stabilite da un decreto regionale dell'assessorato alle attività produttive. "Gli acquisti - dice il titolare di uno dei negozi - si sono concentrati prima del Natale ma questa misura non è servita a consolidare le perdite iniziali registrate a dicembre, almeno nei negozi del centro storico. Gli stores della via Roma poi sono stati penalizzati dall'amministrazione comunale di pedonalizzare alcune zone della città, escludendo un' arteria principale come questa".

Qualche persona in più negli altri assi commerciali, da via Sciuti a viale Strasburgo nel pomeriggio, ma la ripresa ancora è lontana. "I clienti comprano in media uno o due capi a testa - racconta Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Federmoda Palermo - la spesa non supera i 200-300 euro a famiglia. Contiamo di recuperare nel fine settimana. La crisi a dicembre ha fatto calare gli incassi del 20 per cento".
E per contrastare la crisi, Confcommercio chiederà a breve di liberalizzare le promozioni tutto l'anno. "Chiederemo all'assessore alle Attività produttive Linda Vancheri - continua la Di Dio - la possibilità di effettuare le vendite promozionali anche nei mesi di solito vietati e quindi a dicembre e a giugno. E poi è necessario posticipare la data dei saldi invernali al 5 gennaio, come nel resto d'Italia".

[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

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03 gennaio 2013
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