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Il prezzo dell'istruzione...

L'Antitrust manda la Guardia di Finanza a controllare i prezzi dei libri di testo

23 agosto 2008

Secondo un'indagine condotta su quasi 300 prime classi di liceo classico e scientifico e pubblicata lo scorso luglio su Repubblica.it, i tetti di spesa per i libri di testo sono stati sforati in 7 casi su 10. Insomma, secondo l'indagine del quotidiano, all'imminente rientro delle vacanze le famiglie italiane dovranno essere pronte a sborsare, dizionari esclusi, fino a 500 euro per accaparrarsi l'intera dotazione libraria che consentirà ai figli di studiare il prossimo anno (Leggi "Libri di testo sempre più cari" di S. Itravaia).
Lo scorso febbraio, per calmierare il caro-libri che ogni anno pesa sulle tasche degli italiani, il precedente esecutivo fissò tetti di spesa da non oltrepassare per tutti e cinque gli anni della scuola superiore. Ma, a quanto pare, rientrare nei limiti deve essere piuttosto complicato visto che l'attuale ministero guidato da Mariastella Gelmini ha lanciato l'operazione "trasparenza": un link dell'Aie (l'Associazione italiana editori) in cui le scuole possono spiegare alle famiglie perché non sono riuscite a rientrare entro i tetti fissati dalla norma. "L'area - spiega la nota ministeriale dello scorso 8 luglio - è destinata a raccogliere informazioni sulle motivazioni che hanno determinato, da parte di diverse classi, il superamento dei tetti di spesa per le adozioni dei libri di testo per l'anno scolastico 2008-2009".

Sempre nel mese di luglio alla Camera il ministro Gelmini è stata chiamata a rispondere sull'argomento. "Per l'anno scolastico 2008/2009 - ha risposto il ministro all'interrogazione del deputato dell'Udc, Rocco Buttiglione - abbiamo introdotto un tetto di spesa massima anche per la scuola secondaria sul prezzo di libri di testo adottati dalle scuole, e l'Aie si è impegnata a tenere i costi dei volumi sotto il limite dell'inflazione". Insomma, il problema, riconosciuto, sembra avere difficile risoluzione.
A fronte di un tetto di 320 euro per il primo anno del liceo classico, gli italiani ne spenderanno in media 355. Saranno quasi 330 gli euro che dovranno sborsare coloro che hanno iscritto i figli al primo anno dello scientifico. Mentre il ministero ne aveva preventivati 305. Le città più cara è risultata Palermo con 385 euro per i libri del primo anno del classico e 344 per lo scientifico. La più "parsimoniosa" sarà invece Milano: con 325 euro al classico e 317 allo scientifico. Ma nel 73 per cento dei casi esaminati la lista supera il tetto ministeriale e in 42 casi su 100 lo sforamento supera il 10 per cento.

Vista la situazione l'Antitrust ha deciso di intervenire: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal prossimo martedì avvierà un monitoraggio sui costi dei libri di testo, per verificare gli effetti dell'istruttoria conclusa nell'aprile scorso con l'accettazione degli impegni presentati dagli editori. Dalla prossima settimana la Guardia di Finanza effettuerà verifiche a campione nelle librerie di otto città italiane capoluogo di provincia. L'obiettivo delle ispezioni, si legge in una nota dell'Antitrust, "anche in vista delle relazioni di ottemperanza che gli editori dovranno presentare entro dicembre 2008, è verificare se nel mercato dell'editoria scolastica si stiano verificando gli attesi cambiamenti positivi per le famiglie, in termini di riduzione dei costi e di ampliamento dell'offerta". La maggior parte degli editori si è infatti impegnata "a sfruttare strumenti informatici per operare una trasposizione su supporto digitale di parte dei contenuti prima diffusi solamente su carta, in modo da poter ottenere un contenimento della foliazione dei testi stampati e una conseguente riduzione dei costi di produzione: buona parte dei risparmi così ottenuti si sarebbe dovuto tradurre, in base agli impegni, in un contenimento dei prezzi di copertina a beneficio dei consumatori".

Favorevole al monitoraggio il ministro Gelmini. "E' molto positivo - si legge in una nota - si tratta di un'importante iniziativa a favore delle famiglie italiane. Il contenimento del caro-libri è un tema strettamente collegato a quello del diritto allo studio. Stiamo cercando di attivare meccanismi di controllo della spesa delle famiglie, ma c'è ancora molto da fare".
Ad accogliere con favore l'azione dell'Antitrust anche il Codacons, che però ha chiesto che il controllo venga esteso a tutto il corredo scolastico: zaini, quaderni, diari, astucci e così via. "Attualmente questi prodotti stanno registrando aumenti record simultaneamente in tutta Italia", ha denunciato l'organizzazione, che ha invitato "i presidi di tutte le scuole ad acquistare i libri all'ingrosso per conto dei genitori e a mettere a disposizione nelle biblioteche scolastiche un numero sufficiente di libri di testo, in modo che possano essere anche prestati a domicilio a chi ne fa richiesta".

[Informazioni tratte da Repubblica.it e AGI]

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23 agosto 2008
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