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Il primo aprile le bollette saranno meno care...

... e non sarà un ''pesce d'aprile''! Le famiglie risparmieranno 122 euro annuali

24 marzo 2009

Dal prossimo primo aprile le bollette di gas e luce saranno più leggere, con un risparmio per le famiglie di 122 euro l'anno.
"Speriamo non sia un pesce d'aprile", viene subito da dire e, secondo le previsioni dell'Istituto di ricerca Rie (Ricerche industriali ed energetiche), che ha anticipato di qualche giorno l'imminente decisione dell'Autorità per l'energia, di scherzo non si tratta.
Nel prossimo trimestre per il gas ci dovrebbe essere una diminuzione del 8% mentre per l'elettricità il calo dovrebbe essere del 7%. Ogni famiglia si ritroverà così in tasca 122 euro in più per quest'anno. In particolare, una famiglia media dovrebbe risparmiare per il gas 90 euro su base annua, considerando un consumo medio di 1.400 metri cubi, mentre per la luce il risparmio dovrebbe essere pari a 32 euro l'anno a famiglia per un consumo di 2.700 kw all'anno.
Secondo l'istituto altre buone notizie dovrebbero poi arrivare a luglio, con una "probabile ulteriore diminuzione che attualmente non si può però quantificare", è "difficile prevedere cosa succederà nei trimestri successivi - sottolineano dal Rie - molto dipenderà dall'andamento del prezzo del petrolio che al momento sembra in fase rialzista".
Comunque il calo di aprile è molto più significativo di quello registrato a inizio anno: a gennaio le bollette di luce e gas erano scese, rispettivamente, del 5,1% e dell'1% per un risparmio complessivo di 36 euro su base annua.

E l'azione dell'organismo di controllo sul fronte dei prezzi, intanto, va oltre, con la proposta di nuove misure per far dimagrire i colossi dell'energia, Eni ed Enel in primis, ma anche Eon ed Edipower, sui mercati all'ingrosso di gas ed elettricità e quindi favorire la concorrenza.
Il mercato all'ingrosso del gas è caratterizzato da un "esiguo grado di concorrenzialità", pertanto sarebbe utile "prevedere, per l'operatore dominante (l'Eni, ndr), l'obbligo di offrire annualmente in vendita, a condizioni fissate dall'Autorità, quantità di gas sufficienti a far sì che, dato il rapporto tra domanda e capacità di offerta residua e data la struttura di questa, gli esiti di mercato attesi siano concorrenziali".
L'Autorità per l'energia lo mette nero su bianco in un documento messo a punto per rispondere agli obblighi derivanti dal decreto anti-crisi varato dal governo a novembre scorso, che imponeva all'organismo di controllo di formulare una serie di proposte per assicurare che le famiglie fruiscano dei vantaggi derivanti dalla diminuzione dei prezzi dei prodotti petroliferi. A giudizio dell'Autorità, gli obblighi di offerta dovrebbero essere previsti "attraverso procedure concorsuali da tenersi al più presto, auspicabilmente entro aprile 2009".

Le misure proposte dall'Autorità riguardano anche il mercato all'ingrosso dell'elettricità, in particolare in Sicilia e Sardegna, dove si ritiene opportuno per Enel, Eon ed Edipower l'obbligo di cedere "la disponibilità di un ammontare della propria capacità produttiva, tramite un prodotto denominato 'Virtual power plant', determinato secondo un criterio che tenga conto dell'effettiva misura del potere di mercato unilaterale detenuta dal soggetto su cui è imposto l'obbligo".
In Sicilia, Enel dovrebbe cedere capacità pari a 840 Mw e in Sardegna 450 Mw. Edipower, in Sicilia, 700 Mw e infine Eon, in Sardegna, 350 Mw. L'obiettivo, ancora una volta, è quello di "conseguire un livello accettabile di concorrenza".

Lo scetticismo del Codacons, la fiducia di Coldiretti - Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, la riduzione sarà più contenuta. "Le previsioni del Rie relative alla prossima riduzione delle tariffe luce e gas sono troppo ottimistiche. Non crediamo che ad aprile le bollette luce e gas possano scendere del 7-8%, ma la riduzione sarà più contenuta", sostiene Rienzi.
Fiduciosa invece la Coldiretti, che fa notare come la riduzione delle tariffe, oltre ad andare a vantaggio delle famiglie, "riduce anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l'agroalimentare. Il costo dell'energia si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda le attività agricole, ma anche la trasformazione, la conservazione e la distribuzione degli alimenti".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Repubblica.it]

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24 marzo 2009
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