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Il Processo Lombardo e gli atti dell'inchiesta "Why not"

Forse utili nell'inchiesta a carico dell'ex governatore siciliano, gli atti risultavano introvabili

26 aprile 2013

Sarebbero introvabili alcuni atti dell'inchiesta "Why Not" della Procura di Catanzaro, condotta dall'ex pm, oggi sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e dal sostituto John Woodcock: tali atti sarebbero potuti entrare a fare parte del processo per concorso esterno in associazione mafiosa a carico dell’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo.
Lo hanno comunicato nei giorni scorsi le Procure di Roma e Catanzaro al Gup di Catania, Marina Rizza, davanti al quale si celebra il procedimento col rito abbreviato condizionato. La circostanza è emersa a conclusione dell'udienza dello scorso 23 aprile, che si è svolta a porte chiuse.
La richiesta era stata formula nella precedente udienza, il 20 marzo scorso, dal collegio di difesa dell'ex governatore, perché ci sarebbero stati tabulati telefonici che avrebbero potuto fornire chiarimenti sul presunto incontro tra Raffaele Lombardo e il boss di Ramacca, Rosario Di Dio. La Procura di Catania non si era opposta. Il dato sui "ponti telefonici" sarebbe emerso da accertamenti svolti dal collegio difensivo di Lombardo che avevano utilizzato come consulente Gioacchino Genchi.

"Nessun tabulato dell'inchiesta Why Not è sparito". E’ quanto ha affermato il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi. "La difesa dell'on. Lombardo - ha precisato il procuratore - dopo avere chiesto copia dei tabulati alla Procura generale di Catanzaro non ha mai chiesto la risposta, che risultava essere negativa. I tabulati non risultano affatto spariti - ha aggiunto il procuratore capo - ma, al contrario, non risultano essere stati elaborati nell'ambito del procedimento perché la posizione del Lombardo fu ritenuta irrilevante. La Procura della Repubblica - ha sottolineato ancora Salvi - ha svolto accertamenti anche in favore dell'indagato, come imposto dal suo ruolo di autorità giudiziaria indipendente, ma senza che sia stato possibile accertare quanto, in via del tutto generica, dichiarato dai difensori dell'on. Lombardo. La valutazione della rilevanza della mancata conferma di tutto ciò - ha concluso il procuratore - sarà oggetto di valutazione in sede di discussione davanti al giudice, come è costume di questa Procura, e non sui mezzi d'informazione".

Il Gup Rizza ha stabilito il calendario delle prossime tre udienze del processo, che saranno dedicate alla discussione da parte della pubblica accusa, e si terranno il 16, il 17 e il 18 luglio. [Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno]

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26 aprile 2013
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