Il ricco Nord, il povero Sud
Gli italiani più ricchi vivono in Valle d'Aosta, i più poveri si dividono tra Calabria e Sicilia
In estrema sintesi il discorso è sempre lo stesso: l'Italia divisa in due col Nord ricco e produttivo e il Sud povero e disoccupato.
A ribadire il concetto questa volta è l'analisi prodotta dal Centro Studi Sintesi per il Sole 24 ore sulle dichiarazioni dei redditi degli italiani nel 2006 e attualizzati al 2007, raffrontate con quelle del 1999. Da questa, guardando i casi di due paesi lontani e opposti, Ayas, in provincia d'Aosta, e Platì, in quella di Reggio Calabria, rispettivamente il comune più ricco e quello più povero del Belpaese, si ricava un vero e proprio emblema dell'abisso che separa il Nord e il Sud d'Italia. Ad Ayas si vive in media con oltre 66.000 euro a testa, a Platì si superano di poco i 4.000.
Insomma, i più ricchi d'Italia vivono in Valle d'Aosta, i più poveri in Calabria. Due regioni agli antipodi geograficamente ed economicamente.
Lo studio riporta dei confini netti tra le regioni settentrionali, che fino all'anno scorso hanno continuato ad accumulare redditi, e il Mezzogiorno che continua ad arranca e si avvicina sempre di più alla povertà.
IL NORD - La Valle d'Aosta e la Lombardia primeggiano per incremento del reddito tra il '99 e il 2007 e sono ai primi posti anche per valore assoluto: nella piccola regione autonoma - a parte il picco di Ayas - il reddito medio dichiarato è di 18.487 euro, con una crescita dell'11% in otto anni. In Lombardia si sfiorano nuove vette: qui il reddito medio è di 20.172 euro, il 7,5% in più rispetto al 1999.
E' l'Emilia Romagna la regione in cui la ricchezza è più diffusa e "continua", qui il reddito medio è di 18.303 euro, con un incremento del 5,9% rispetto al '99. Bologna è l'unica provincia oltre a Milano e Roma a superare i 20 mila euro di reddito medio per contribuente. Comunque tutte le regioni del Nord viaggiano sopra i 17.000 euro, mentre al Centro si oscilla tra gli oltre 18.000 del Lazio - dove Roma gioca un ruolo essenziale con oltre 20.000 euro - e i 16.958 della Toscana, fino ai 15.337 euro dell'Umbria.
IL SUD - A Sud il crollo: nessuna regione, tranne l'Abruzzo, va oltre i 13.000 euro. La Calabria e la Basilicata sono sotto gli 11.000, con la prima a un minimo di 10.201 euro a testa e un crollo dei redditi di ben il 14% negli otto anni considerati. Questa situazione è stata confermata dai dettagli comunali. Come la discesa senza freni del reddito medio dei cittadini dei 92 comuni della provincia di Napoli: -6,6% rispetto al '99. Ogni contribuente qui può contare in media rispetto ai dati attualizzati al 2007 su 13.560 euro a testa. Exploit di Capri che con 17.842 euro per contribuente, arriva così a un livello "settentrionale". Ancora più a Sud, invece, nel confronto con il '99, anche a causa del tasso di inflazione, il contribuente medio in Calabria ha perso il 14% del suo reddito.
LE CLASSIFICHE - Guardando alle classifiche, tutti i comuni più ricchi sono concentrati al Nord. Dopo Ayas, si piazzano Basiglio (Milano) con oltre 45.000 euro, Cusago (Milano) a circa 37.000 euro, Pino Torinese (Torino) a 33.000 euro a testa, Campione d'Italia (Como) a 32.700. Ma anche scendendo sotto la top ten i nomi continuano ad essere solo di località del Nord.
La classifica dei più poveri, nella quale nessun comune vorrebbe rientrare, vede protagonisti i centri del Sud. Maglia nera come detto per Platì (Reggio Calabria), poi Mazzarone (Catania), Verbicaro (Cosenza), Torre di Ruggiero (Catanzaro), tutte sotto i 5.000 euro. L'eccezione che conferma la regola è Val Rezzo, in provincia di Como, dove con un calo del 31% in otto anni, il reddito per contribuente arriva ad appena 4.326 euro.
Di seguito una tabella con le province che tra il 1999 e il 2007 hanno guadagnato di più e quelle che hanno perso di più in termini di reddito.
AOSTA | 18.487 | +11,0% |
MILANO | 23.183 | +10,6% |
FERRARA | 16.454 | +10,0% |
GENOVA | 19.042 | +9,6% |
PAVIA | 18.238 | +9,1% |
PIACENZA | 17.972 | +8,9% |
Verbano-Cusio-Ossola | 16.215 | +8,8% |
PISA | 17.454 | +8,3% |
SIENA | 17.367 | +7,8% |
COMO | 19.094 | +7,4% |
Medio Campidano | 10.054 | -9,7% |
SALERNO | 11.131 | -9,9% |
AGRIGENTO | 9.691 | -10,1% |
CASERTA | 11.437 | -10,8% |
ENNA | 9.511 | -11,6% |
REGGIO CALABRIA | 10.756 | -13,0% |
CATANZARO | 10.907 | -13,2% |
COSENZA | 9.832 | -13,3% |
VIBO VALENTIA | 9.217 | -16,5% |
CROTONE | 9.356 | -18,7% |