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Il ricco Nord, il povero Sud

Gli italiani più ricchi vivono in Valle d'Aosta, i più poveri si dividono tra Calabria e Sicilia

21 agosto 2008

In estrema sintesi il discorso è sempre lo stesso: l'Italia divisa in due col Nord ricco e produttivo e il Sud povero e disoccupato.
A ribadire il concetto questa volta è l'analisi prodotta dal Centro Studi Sintesi per il Sole 24 ore sulle dichiarazioni dei redditi degli italiani nel 2006 e attualizzati al 2007, raffrontate con quelle del 1999. Da questa, guardando i casi di due paesi lontani e opposti, Ayas, in provincia d'Aosta, e Platì, in quella di Reggio Calabria, rispettivamente il comune più ricco e quello più povero del Belpaese, si ricava un vero e proprio emblema dell'abisso che separa il Nord e il Sud d'Italia. Ad Ayas si vive in media con oltre 66.000 euro a testa, a Platì si superano di poco i 4.000.
Insomma, i più ricchi d'Italia vivono in Valle d'Aosta, i più poveri in Calabria. Due regioni agli antipodi geograficamente ed economicamente.  

Lo studio riporta dei confini netti tra le regioni settentrionali, che fino all'anno scorso hanno continuato ad accumulare redditi, e il Mezzogiorno che continua ad arranca e si avvicina sempre di più alla povertà.

IL NORD - La Valle d'Aosta e la Lombardia primeggiano per incremento del reddito tra il '99 e il 2007 e sono ai primi posti anche per valore assoluto: nella piccola regione autonoma - a parte il picco di Ayas - il reddito medio dichiarato è di 18.487 euro, con una crescita dell'11% in otto anni. In Lombardia si sfiorano nuove vette: qui il reddito medio è di 20.172 euro, il 7,5% in più rispetto al 1999.
E' l'Emilia Romagna la regione in cui la ricchezza è più diffusa e "continua", qui il reddito medio è di 18.303 euro, con un incremento del 5,9% rispetto al '99. Bologna è l'unica provincia oltre a Milano e Roma a superare i 20 mila euro di reddito medio per contribuente. Comunque tutte le regioni del Nord viaggiano sopra i 17.000 euro, mentre al Centro si oscilla tra gli oltre 18.000 del Lazio - dove Roma gioca un ruolo essenziale con oltre 20.000 euro - e i 16.958 della Toscana, fino ai 15.337 euro dell'Umbria.

IL SUD - A Sud il crollo: nessuna regione, tranne l'Abruzzo, va oltre i 13.000 euro. La Calabria e la Basilicata sono sotto gli 11.000, con la prima a un minimo di 10.201 euro a testa e un crollo dei redditi di ben il 14% negli otto anni considerati. Questa situazione è stata confermata dai dettagli comunali. Come la discesa senza freni del reddito medio dei cittadini dei 92 comuni della provincia di Napoli: -6,6% rispetto al '99. Ogni contribuente qui può contare in media rispetto ai dati attualizzati al 2007 su 13.560 euro a testa. Exploit di Capri che con 17.842 euro per contribuente, arriva così a un livello "settentrionale". Ancora più a Sud, invece, nel confronto con il '99, anche a causa del tasso di inflazione, il contribuente medio in Calabria ha perso il 14% del suo reddito.

LE CLASSIFICHE - Guardando alle classifiche, tutti i comuni più ricchi sono concentrati al Nord. Dopo Ayas, si piazzano Basiglio (Milano) con oltre 45.000 euro, Cusago (Milano) a circa 37.000 euro, Pino Torinese (Torino) a 33.000 euro a testa, Campione d'Italia (Como) a 32.700. Ma anche scendendo sotto la top ten i nomi continuano ad essere solo di località del Nord.
La classifica dei più poveri, nella quale nessun comune vorrebbe rientrare, vede protagonisti i centri del Sud. Maglia nera come detto per Platì (Reggio Calabria), poi Mazzarone (Catania), Verbicaro (Cosenza), Torre di Ruggiero (Catanzaro), tutte sotto i 5.000 euro. L'eccezione che conferma la regola è Val Rezzo, in provincia di Como, dove con un calo del 31% in otto anni, il reddito per contribuente arriva ad appena 4.326 euro.

Di seguito una tabella con le province che tra il 1999 e il 2007 hanno guadagnato di più e quelle che hanno perso di più in termini di reddito.

AOSTA 18.487  +11,0% 
MILANO  23.183  +10,6% 
FERRARA 16.454  +10,0% 
GENOVA  19.042  +9,6% 
PAVIA  18.238  +9,1% 
PIACENZA  17.972  +8,9% 
Verbano-Cusio-Ossola  16.215  +8,8% 
PISA  17.454  +8,3% 
SIENA  17.367  +7,8% 
COMO  19.094  +7,4% 
Medio Campidano  10.054  -9,7% 
SALERNO  11.131  -9,9% 
AGRIGENTO  9.691  -10,1% 
CASERTA  11.437  -10,8% 
ENNA  9.511  -11,6% 
REGGIO CALABRIA  10.756  -13,0% 
CATANZARO  10.907  -13,2% 
COSENZA  9.832  -13,3% 
VIBO VALENTIA  9.217  -16,5% 
CROTONE  9.356  -18,7% 

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21 agosto 2008
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