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Il "rifiuto" per la tassa sui rifiuti

Da Napoli a Palermo, al Sud la tassa sui rifiuti (Tarsu) è quella più "evasa"

16 ottobre 2013

Da Napoli a Palermo, e in generale al Sud, la bolletta dei rifiuti (la Tarsu) viene evasa ad una media del 75%. Questa situazione la chiamano "sofferenza di pagamento", caratterizzata sia da insolvenza che da ritardo, nella ricerca della Fondazione per lo sviluppo sostenibile e del Comieco (il Consorzio nazionale per il recupero di carta e cartone), "Sviluppo della raccolta differenziata di carta e cartone nel sud Italia", in cui si analizza l'andamento della raccolta differenziata - con un focus su carta e cartone - in 6 città del meridione (Napoli, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Palermo e Trapani) in Campania, Calabria, Sicilia.

"Dalla ricerca - dice il presidente della Fondazione, Edo Ronchi - emerge un'evidente difficoltà delle amministrazioni del sud a riscuotere le tariffe di gestione dei rifiuti, con alcuni casi di alti livelli di insolvenza". La Tarsu ha infatti un "tasso di insolvenza" che "risulta piuttosto alto, oltre il 75%" in media.
A Salerno c'è il "minor tasso di sofferenza per il pagamento della Tarsu", pari al 60%; si pagano 421 euro a famiglia (più 98% rispetto al 2007). A Palermo spetta il tasso più "alto di sofferenza nella riscossione della Tarsu", pari all'86%. La Tarsu nel capoluogo siciliano è stata pari a 218 euro a famiglia. A Trapani la Tarsu nel 2012 è stata di 283 euro l'anno a famiglia (più 55% rispetto al 2007). A Napoli la Tarsu pagata ogni anno a famiglia è di 529 euro (più 87% dal 2007), la più alta tra le città analizzate, contro una media del meridione di 270 euro. La Tarsu pagata a Reggio Calabria nel 2012 è stata di 187 euro. A Cosenza ogni famiglia ha pagato in un anno 195 euro di Tarsu.

Il binomio rifiuti e meridione spesso - come si fa notare nello studio - si traduce in una gestione ancora lontana dalle migliori pratiche. Ne emerge che Salerno è la città più virtuosa nella raccolta differenziata arrivando ad una percentuale del 68%, mentre Cosenza ha la più alta percentuale di carta e cartone. L'ultima della classifica per differenziata è Palermo, con il 12% di differenziata, che insieme con Trapani ha poi la produzione più alta di rifiuti, pari a 472 kg per abitante all'anno. In quanto a raccolta di carta e cartone è ancora Salerno a piazzarsi in testa per la maggiore quantità per abitante, 66 kg l'anno; a Cosenza invece va la palma della percentuale più alta sul totale di rifiuti differenziati con il 35%, pari a 20 kg all'anno a persona. A Napoli è triplicata la raccolta di carta e cartone (al 29%); a Reggio Calabria la carta intercettata in differenziata è pari a un quinto di quella potenziale.

La raccolta di carta e cartone a Palermo è scesa del 6% rispetto al 2005 ed è al 18%, con un potenziale 10 volte superiore. Tra il 2005 e il 2012 a Trapani è raddoppiata la quantità di carta e cartone (33%).
Per il presidente di Comieco, Ignazio Capuano, c'è un'Italia a tre velocità nella raccolta di carta e cartone, con un nord che registra un recupero di 60 kg a testa ed un sud che si attesta a meno della metà con 26 kg pro-capite . [Informazioni tratte da ANSA, GdS.it]

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16 ottobre 2013
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