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Il rinnovamento di una città attraverso il recupero e la riqualificazione della cultura e dell'arte

Una nuova vita per Palazzo Butera, il palazzo più antico di Bagheria

16 marzo 2006

Il palazzo più antico di Bagheria, cittadina a pochi km da Palermo rinomata per le tante ville e palazzi nobiliari, verrà presto ristrutturato e riqualificato. E' stato infatti dato il via libera per il recupero di Palazzo Butera, per il quale sarà pubblicato il bando di gara entro il mese di aprile, in modo tale da consentire l'avvio dei lavori a giugno che dovrebbero durare due anni.
La rifunzionalizzazione di Palazzo Butera (una delle più importanti testimonianze architettoniche del barocco palermitano) rappresenta il core project dell'azione di riqualificazione urbana del centro storico cittadino. Si recupererà, infatti, il Palazzo voluto nel 1653 dal principe di Pietraperzia e Leonforte Giuseppe Branciforti, quando, rimasto coinvolto in una congiura anti-spagnola che gli costò la nomina di vicerè di Sicilia, decise di abbandonare Palermo e trasferire proprio qui, nelle sue terre di Bagheria, il suo castello. Con questo primo insediamento nella zona da parte del principe e della sua piccola corte, ebbe origine di fatto la città di Bagheria.
Insomma, un intervento che, facendo di Palazzo Butera un polo culturale, sociale, economico ed istituzionale (il sontuoso complesso monumentale diventerà Museo della città, biblioteca multimediale e sede di mostre, conferenze e attività culturali), mira a restituire alla città un luogo simbolicamente originario ed identificativo.

Il palazzo verrà completamente restaurato, dai saloni del piano nobile ai giardini, dai corpi bassi al recupero degli ingressi, e della torre ancora esistente, anche se dissestata, dell'impianto originario.
Il progetto, redatto dall'Ufficio Tecnico del Comune, è stato finanziato per un importo di 9 milioni di euro attraverso i fondi Urban, Pios 25, Fas Cipe ed un mutuo comunale (per 1 milione di euro), ed interesserà una superficie complessiva di circa 8500 mila metri quadrati.
''Il progetto prevede un recupero filologico-conservativo, in linea con la vocazione monumentale del Palazzo - spiega l'architetto Salvo Lo Nardo -. Lo scopo è quello di offrire al cittadino un percorso culturale che comincia con la fruizione della stessa villa come monumento della città, prosegue con la visita delle sale espositive del nuovo museo al piano nobile, e conia possibilità di fare ricerca e attività di studio nella biblioteca, fino a fruire di servizi sociali destinati ai giovani e agli indigenti, nei corpi bassi del lato est''.

I riflettori a Palazzo Butera, quindi, si riaccenderanno presto in tutti i suoi ambienti. Per quanto riguarda il corpo principale della villa, al piano terra saranno realizzati due ascensori trasparenti in acciaio e vetro e una scala, per consentire anche ai disabili di fruire di ogni zona del palazzo: questo sarà lo spazio destinato alla biblioteca ''Francesco Scaduto'' (attualmente ospitata a Palazzo Aragona Cutò, altro splendido monumento di Bagheria), inserita in un circuito internazionale per la consultazione di opere digitali.
Il piano nobile, con i saloni affrescati da Gugliemo Borremans, celebre pittore fiammingo, sarà completamente recuperato e destinato a ospitare uffici di rappresentanza del Comune, ma anche eventi culturali di particolare rilievo. I corpi bassi del cortile ovest offriranno servizi culturali e ricreativi, con la realizzazione del Museo della Città che metterà in mostra immagini, testimonianze storico-documentarie e la biblioteca tradizionale. Nel cortile est, una zona resterà destinata alla Caritas che opera nella sede da oltre un secolo attraverso le suore Vincenziane, e negli altri spazi saranno ospitati servizi sociali per i cittadini, come un centro di accoglienza per gli extracomunitari e le ragazze madri, un asilo nido e un centro di aggregazione giovanile.
Al secondo piano, ancora uffici comunali e servizi destinati alle imprese. Negli spazi esterni infine, sarà riproposta l'idea di cortina muraria dei corpi bassi del cortile est e la copertura calpestabile per quelli a ovest.

''Inseriremo opere e verde che riqualificheranno gli esterni e limiteranno gli effetti devastanti di alcuni edifici abusivi adiacenti - ha spiegato l'architetto Lo Nardo -, e per la prima volta, alcuni di questi corpi bassi, sorti nelle adiacenze sud del Palazzo saranno espropriati e abbattuti per recuperare la memoria dell'antico parco di villa Butera''.
Saranno poi recuperati gli ingressi originari del complesso monumentale, che verranno valorizzati da nuove pavimentazioni. Delle due torri merlate originarie, resta in piedi anche se fortemente degradata, solo quella a ovest; l'altra demolita alla fine del XIX secolo sarà ricostruita in parte, per richiamare alla memoria l'impianto complessivo e sarà ripristinato l'antico collegamento con via Angiò.
''Siamo orgogliosi di sottrarre all'incuria ed all'usura del tempo il Palazzo che ha dato inizio alla storia della città - ha dichiarato il Sindaco di Bagheria, Pino Fricano -. Villa Butera diventerà il Museo virtuale della città e centro nevralgico di attività sociali, culturali ed economiche attraverso la creazione di centri informativi, sportelli per il sostegno alle imprese e laboratori culturali rivolti ai giovani. La riqualificazione del palazzo - ha concluso il Sindaco - insieme alla ridefinizione urbana dell’intero centro storico, consentiranno di dar vita ad una nuova centralità urbana e di rimodulare la mobilità in tutto l'asse centrale di Bagheria''.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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16 marzo 2006
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